Ma l’Italia deve andare al voto…

parlamento 13 e 14 settembre referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari e rinnovo dei parlamenti regionali di Campania, Veneto, Puglia, Liguria, Marche, Toscana Valle D'Aosta. L’Italia dovrà andare al voto appena dopo l’estate. Il coronavirus ha sospeso la democrazia.

Ricordate il voto popolare per la riduzione del numero dei parlamentari? Con il Coronavirus è stato rinviato. Se riprende l’attività produttiva e commerciale dovrà pur ricominciare la prassi democratica. Si pensa ad una election day, 13 e 14 settembre.

Sette sono le regioni che devono rinnovare presidente e consigli regionali: Campania, Veneto, Puglia, Liguria, Marche, Toscana Valle D’Aosta. Al voto anche tanti comuni, compresi capoluoghi di regione come Venezia, Trento e Aosta.

Inoltre, c’è da recuperare il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, che era stato fissato per il 29 marzo e poi rinviato a data da destinarsi per l’epidemia. 

Contrario all’election day il comitato per il referendum che bolla come “inaccettabile nella forma e discutibile nella sostanza”, l’accorpamento delle amministrative con il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari.

L’obiettivo del governo è mettere d’accordo maggioranza e opposizione, ma anche ridurre al massimo i rischi di contagio: di qui l’election day.

Ma in un’Italia non ancora uscita del tutto dal lockdown, l’annuncio di questo appuntamento elettorale ha un effetto quasi surreale sui cittadini ancora alle prese con il dubbio se uscire o meno e se esiste ancora il contagio oppure no.