L’Unione europea dichiara guerra all’amianto!

amiantoRaggiunto l'accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e gli Stati membri sulla proposta della Commissione europea di aggiornare la direttiva dell'UE relativa all'amianto sul luogo di lavoro.

Si stima che tra 4,1 e 7,3 milioni di lavoratori siano esposti all’amianto nell’UE, per la maggior parte nel settore edile. È stato raggiunto l’accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e gli Stati membri sulla proposta della Commissione europea di aggiornare la direttiva dell’UE relativa all’amianto sul luogo di lavoro.

Un passaggio accolto “con favore” dalla Commissione, che evidenzia come si tratti di “un passo importante verso una migliore protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione all’amianto”.

La proposta fa parte dell’approccio globale della Commissione per proteggere meglio le persone e l’ambiente dall’amianto e garantire un futuro senza amianto.

L’amianto è una sostanza cancerogena estremamente pericolosa ancora presente in molti edifici e causa di numerosi decessi evitabili nell’UE. Le nuove norme, previste dall’accordo politico e in linea con i più recenti dati scientifici, garantiranno che nessun lavoratore sia esposto a una concentrazione superiore a 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo (f/cm³). Si tratta di un valore che è dieci volte inferiore al limite di esposizione precedente.

L’accordo prevede anche un periodo transitorio di 7 anni per consentire agli Stati membri di attuare le nuove norme. Come chiesto dal Parlamento e dal Consiglio, la Commissione presenterà inoltre orientamenti che aiuteranno gli Stati membri nella transizione verso metodi moderni di conteggio delle fibre.

Dopo l’approvazione formale dell’accordo da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire la direttiva UE nel diritto nazionale.

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