La proiezione, coordinata dal presidente del circolo, Dario Natale, è stata preceduta dagli interventi di Domenico Iaia, economista presso la World Health Organization e attivista politico, e Chiara Ciminelli, responsabile della Commissione Formazione e Pari Opportunità del Comites di Ginevra, nonché attivista della “Grève des Femmes” e di numerose altre iniziative sociali. Entrambi hanno offerto chiavi di lettura stimolanti, arricchendo l’esperienza del film con riflessioni profonde su politica, cultura e società.
Domenico Iaia, ispirandosi a Gramsci, ha affrontato il tema dell’egemonia culturale, evidenziando come Berlusconi abbia saputo plasmare la cultura di massa attraverso il controllo dei media. “Non si tratta solo di potere politico o economico,” ha dichiarato, “ma di un’egemonia culturale che ha ridefinito il concetto di successo, bellezza e valori sociali, influenzando profondamente ogni strato della società italiana, da nord a sud.” Un’analisi che ha permesso di comprendere come la narrazione mediatica di Berlusconi abbia contribuito a modificare l’immaginario collettivo, con effetti duraturi sulla politica e sulla società.
Chiara Ciminelli ha invece richiamato le riflessioni di Enrico Berlinguer sulla “questione morale”, sottolineando come Berlusconi incarni l’antitesi di quei valori etici che il leader del PCI considerava imprescindibili per la politica. “La mercificazione dell’immagine femminile e l’uso spregiudicato del potere mediatico,” ha osservato, “ci costringono a riflettere su che tipo di società desideriamo costruire.” Ha inoltre evidenziato come l’apparente leggerezza dell’epopea berlusconiana, tra scandali e risate, abbia contribuito all’impoverimento del dibattito pubblico, generando un immaginario collettivo di cui paghiamo ancora oggi le conseguenze sociali ed etiche.
La proiezione del film, con il suo sapiente intreccio di satira, dramma e grottesco, ha offerto uno spaccato impietoso sull’Italia berlusconiana, stimolando una discussione animata e partecipata. Gli spettatori hanno condiviso riflessioni sul modo in cui “Loro” riesca a mettere in luce temi di grande attualità, tra cui la concentrazione del potere, la manipolazione dell’opinione pubblica e l’etica nella politica.
Con “Loro”, Paolo Sorrentino dimostra ancora una volta il suo talento nel combinare satira e dramma, costruendo un ritratto incisivo, visivamente potente e, a tratti, crudo di Berlusconi. Il film, accolto con opinioni contrastanti e oggetto di polemiche in Italia, si distingue per il coraggio con cui svela i meccanismi del potere e della manipolazione mediatica.
La serata si è conclusa con l’impegno del Partito Democratico di Ginevra a continuare a promuovere eventi culturali e dibattiti su temi di interesse per la comunità italiana e internazionale. Un appuntamento che ha saputo coniugare cinema, politica e riflessione sociale, confermandosi come un momento di grande valore culturale e civico.