Locarno Festival, vincono Martel e Alessandrini

lili_hanstin Due donne vincono alla 73esima Locarno Festival: Chocobar e Zahorí conquistano The Films After Tomorrow. Saranno ricordate immagini sconosciute di Locarno 2020: una Piazza Grande vuota senza migliaia di applausi e senza glamour. Nella foto la direttrice artistica Lili Hinstin, francese.

Era un’edizione speciale e nuova, estesa a tutti i dispositivi digitali per i quali non si potevamo avere i punti di riferimento del passato. Saranno ricordate immagini sconosciute di Locarno 2020: una Piazza Grande vuota senza migliaia di applausi e senza glamour sul red carpet. Grazie a un programma online internazionale, il festival è stato aperto per la prima volta a un pubblico globale.

Due sguardi femminili, dalla Svizzera all’Argentina, hanno vinto i premi Pardi 2020 – ciascuno del valore di 70.000 franchi svizzeri – per le produzioni fermate dalla crisi del COVID-19.

La giuria internazionale di The Films After Tomorrow – composta da Nadav Lapid, Lemohang Jeremiah Mosese e Kelly Reichardt – ha scelto Chocobar, dell’acclamata regista argentina Lucrecia Martel, un documentario politico che prende spunto dall’omicidio nel 2009 dell’attivista per i diritti della terra Javier Chocobar per indagare aspetti della colonizzazione e della cultura nativa.

La giuria della selezione svizzera, composta da Mohsen Makhmalbaf, Alina Marazzi e Matías Piñeiro, ha premiato un’altra regista donna, Marí Alessandrini, con Zahorí, produzione svizzera anch’essa ambientata in Argentina, dove nasce un’improbabile amicizia nella steppa della Patagonia tra una tredicenne di origine ticinese e un vecchio mapuche.

Nella selezione internazionale il Premio Campari, un premio speciale della giuria del valore di 50.000 franchi svizzeri, è andato al film Selvajaria (Savagery) di Miguel Gomes. Lo Swatch Award per il progetto più innovativo (30.000 franchi svizzeri) è stato vinto da De Humani Corporis Fabrica (The Fabric of the Human Body) di Verena Paravel e Lucien-Castaing Taylor, documentario politico e filosofico sui delicati temi della bioetica sollevati da nuove tecnologie in medicina.

Tra i progetti della selezione svizzera, il Premio SRG SSR, consistente in una campagna pubblicitaria televisiva del valore di 100.000 franchi svizzeri, è stato assegnato a LUX, documentario sull’esercito svizzero dei giovani registi Raphaël Dubach e Mateo Ybarra.

Darol Olu Kae e Jonas Ulrich, sono loro i Pardini d’oro di Locarno 2020.