L’Italia guarda al “Turismo delle Radici”

Al Ministero degli Esteri una riunione per riflettere sulle strategie volte a promuovere l’interesse degli ottanta milioni tra Italiani all’estero e discendenti di italiani nel mondo. Sarà pubblicata una guida del Turismo delle radici.

Si è tenuta alla Farnesina il 29 maggio la seconda edizione del Tavolo di coordinamento sul “Turismo delle Radici”, promosso dalla Direzione Generale per gli Italiani all’Estero con la partecipazione di Istituzioni centrali e locali, Associazioni territoriali e rappresentative delle comunità italiane all’estero nonché di organi di informazione specializzati.

Il MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) ha già avviato su questo segmento turistico una stretta collaborazione con ENIT, per promuovere il turismo degli italiani all’estero nei loro territori di origine, anche in partenariato con operatori stranieri specializzati e in occasione di importanti eventi internazionali del settore – in particolare Buenos Aires (settembre 2018) e Milano (febbraio 2019).

La riunione ha consentito una riflessione sulle strategie volte a promuovere l’interesse degli ottanta milioni tra Italiani all’estero e dei discendenti di italiani nel mondo, con particolare attenzione rivolta ai più giovani, per la riscoperta dei luoghi di origine e la valorizzazione di itinerari turistici meno conosciuti.

Si tratta di un segmento dell’offerta turistica dell’Italia con un grande potenziale di crescita e specialmente per quanto concerne la valorizzazione dei “borghi” d’Italia con positive ricadute nello sviluppo economico e delle attività produttive locali.

Sarà avviata una strategia di promozione attraverso i canali dell’informazione destinati agli Italiani all’estero con agenzie di stampa specializzate e Rai Italia. A breve sarà pubblicata la prima guida al Turismo delle radici, con il sostegno della Direzione Generale per gli Italiani all’estero.