Stupore e incredulità, ma è vero. La norma europea che impedisce ai Paesi dell’Unione europea di esportare materiale sanitario fa male alla Svizzera. Il caso del camion dell’Associazione dei trasportatori stradali (Astag) bloccato dalla dogana italiana di Domodossola ha scatenato dure polemiche, spingendo il ministro degli esteri elvetico Ignazio Cassis chiamare in causa il governo italiano.
Come ha riportato Swissinfo, si tratta di un carico di gel disinfettante per le mani, prodotto in Italia da un’azienda tedesca per un valore di 28’000 euro, destinato alla Svizzera. La dogana lo ha confiscato e, forse, per consegnarlo alla Protezione civile italiana sulla base di diversi decreti e disposizioni del governo italiano che permettono di sequestrare materiale di protezione (Dpi) destinato all’esportazione.
Un altro caso, sempre per la stessa azienda elvetica Victory Switzerland, si era verificato a marzo in Germania, dove le autorità locali avevano bloccato oltre 300’000 mascherine provenienti dalla Cina e destinate alla Svizzera.
Dopo il caso italiano i rapporti tra la Svizzera e l’Unione europea sono arrivati probabilmente ad una svolta. In futuro nessun Paese dell’UE potrà bloccare l’esportazione di materiale di protezione verso la Svizzera e gli altri Paesi dell’Aels. L’emergenza coronavirus non può isolare la Svizzera in Europa.