L’emigrazione non è stata e non è solo quella verso l’estero. Nel dopoguerra l’emigrazione italiana è stata quella interna, dal sud al nord. Ecco la storia di una famiglia meridionale che per migliorare le condizioni lavorative ed economiche decide di lasciare il paese d’origine per emigrare nel triangolo industriale (Milano, Torino, Genova).
Padre, madre e otto figli, una sera di inizio settembre del 1968 si recano alla stazione Policoro-Tursi per salire sul treno diretto da Reggio Calabria fino a Genova. Il protagonista del racconto è un bambino di soli 10 anni che si trova a viaggiare per due giorni prima di giungere a destinazione. L’arrivo a Genova, una grande città sconosciuta, nella quale comincia una nuova crescita fisica, intellettuale e lavorativa che lo porterà ad essere un uomo.
Da questa storia è nato un libro “L’emigrazione con gli occhi di un bambino”, di Mauro De Salvo, presidente dell’Associazione dei Lucani a Genova. Il suo libro sarà presentato presso il Centro Civico Cornigliano a Genova il 10 ottobre 2025 alle ore 17.00.
Oltre all’autore, ci saranno Fabio Ceraudo, Presidente del Municipio VI medio ponente, Elisa Somaglia, assessora alla cultura del municipio VI medio ponente, Luigi Scaglione, presidente del Centro Studi Lucani nel Mondo, ed Enrico Cirone.
