Nel maggio scorso, nell’ambito di lavori di controllo, l’UFAS (Ufficio federale delle assicurazioni sociali) ha rilevato nel programma di calcolo per le prospettive finanziarie dell’AVS due formule matematiche che sul lungo periodo determinavano valori elevati poco plausibili per le uscite dell’assicurazione.
Ha quindi sviluppato due modelli di calcolo alternativi e all’inizio del mese di agosto ha informato l’opinione pubblica sulla necessaria rettifica delle prospettive finanziarie dell’AVS.
Le nuove proiezioni dell’UFAS stimano le uscite a circa 69 miliardi di franchi nel 2033. Questi dati si situano quindi nell’intervallo delle proiezioni dei due istituti di ricerca esterni: per il 2033 KOF-ETH ha stimato le uscite a un importo compreso tra 70 e 72 miliardi di franchi, Demografik a un importo compreso tra 68 e 70 miliardi, a seconda delle ipotesi adottate (ai prezzi del 2023).
Nel 2040 sei miliardi meno delle vecchie previsioni
Le prospettive finanziarie pubblicate insieme all’avamprogetto relativo al finanziamento della 13a rendita di vecchiaia prevedevano uscite per circa 71,5 miliardi di franchi nel 2033 (ai prezzi del 2023).
In seguito all’ulteriore affinamento dei modelli di calcolo dell’UFAS nelle ultime settimane, gli scarti tra le vecchie e le nuove proiezioni risultano ora un po’ meno elevati di quanto stimato all’inizio di agosto. Lo scarto in termini reali tra il vecchio e il nuovo modello dell’UFAS è di 2,5 miliardi di franchi per il 2033 (3,6 %).
Negli anni successivi al 2033 lo scarto rispetto sia alle nuove proiezioni dell’UFAS che ai modelli di KOF-ETH e Demografik aumenta costantemente. Le attuali proiezioni dell’UFAS per l’anno 2040 sono ora di circa 6 miliardi di franchi inferiori rispetto a quelle del vecchio modello.
Situazione con introduzione 13esima AVS
Conformemente alle proiezioni precedenti, con l’introduzione della 13a rendita di vecchiaia e senza finanziamento supplementare il risultato di ripartizione (ovvero la differenza tra le entrate e le uscite, senza i rendimenti attesi degli investimenti) diventerà negativo a partire dal 2026. Questo risultato è confermato dai modelli per il calcolo delle uscite sia interni che esterni. Il deficit di ripartizione nel 2033 è stimato a 5 miliardi di franchi.
Fonte: admin.ch