Nel corso degli anni la percentuale di donne europarlamentari è cresciuta. Dal 1952 fino alle prime elezioni del 1979 sono state solo 31 in carica. Con le prime elezioni dirette del Parlamento europeo la quota femminile arrivò al 15,2%. La percentuale delle donne nel Parlamento europeo è poi cresciuta costantemente a ogni elezione. Al momento, le donne rappresentano il 40,4%. Si tratta della percentuale più alta mai raggiunta.
La rappresentanza femminile nel Parlamento europeo è al di sopra della media mondiale e della media europea dei parlamenti nazionali. Le deputate italiane sono il 41% dei membri italiani, in media con la situazione generale del Parlamento europeo. Le deputate tedesche 35 su 96, quelle austriache sono la metà (9 su 18), le deputate francesi anche 37 su 74.
Anche il numero delle donne che ricoprono alte cariche nel Parlamento europeo è in crescita. Nella legislatura corrente, 8 dei 14 vice-presidenti e 11 dei 22 presidenti di commissione sono donne.
In quella precedente si contavano 5 vice-presidenti e 11 presidenti di commissione.
PIÙ DONNE NEI POSTI CHIAVE PER L’ECONOMIA
Per la prima volta la Commissione europea sarà presieduta da una donna. Ursula von der Leyen ha dichiarato, prima della sua elezione, che avrebbe voluto un Collegio di commissari rispettoso della parità di genere e ha mantenuto la promessa. Il 9 settembre ha presentato 12 donne e 14 uomini come candidati commissari.
I posti a maggiore responsabilità nell’area economia sono anche quelli con il peggiore livello di parità e rappresentazione delle donne. Maggioranze di uomini continuano a guidare le banche centrali e i ministeri delle finanze. Il Parlamento ha chiesto una maggiore presenza di donne in posti di alto livello negli affari economici e monetari. Per la prima volta una donna guiderà la Banca centrale europea: Christine Lagarde è stata nominata per succedere a Mario Draghi il 1º novembre 2019.
Le donne sono in corsa e proseguiranno Paese per Paese!