La trasmissione ospita, di volta in volta, personalità del mondo della cultura a tutto campo. È stata inaugurata da Rocco De Rosa, compositore e pianista di origine lucana che ha donato la sigla al programma. Una sigla che si fa pelle, adatta e non adattata alla trasmissione dal momento che è nata come esperimento musicale. Protagonista della sigla è proprio l’ABC dei sentimenti in Lis, declinato in lingua dei segni dalla stessa Sokona Souare, giovane quattordicenne sorda, che ha il compito in ogni puntata di giocare con l’ospite a comporre, insegnando, l’alfabeto emozionale degli ospiti che si alternano. Alfabeto tradotto in diretta dalla conduttrice del programma Nadia Lisanti, ex insegnante di Sokona, come interprete della lingua dei segni italiana.
Emozioni che si rincorrono anche durante la seconda puntata, in cui a farla da padrona sono state le espressioni dialettali, e la saggezza oralista che si trasmette attraverso i proverbi. In studio si è assistito ad un vero e proprio spettacolo d’avanguardia, con un Pulcinella impersonato dall’artista Fiore Ranauro e la destinataria di canzoni del repertorio classico napoletano Giulia Basile, scrittrice e poetessa di Noci, che invece comunicava in un altro dialetto, il proprio nocese.
Lo spettacolo dal titolo “Anemaecorestemmotuttuno” è stato avvicinato al precedente storico de “La smorfia” di Troisi De caro e Arena, una sorta di cabaret con la presenza del confronto diretto dei segni, mentre si sfuma ogni linea sensoriale che ci permette di distinguere chiaramente il gesto dal segno, la smorfia dall’espressione viva sul volto delle persone sorde, depositarie di antichi codici di verità. La terza puntata rappresentano clou delle atmosfere che, di volta in volta, la conduttrice crea, sempre in diretta, sempre andando a braccio come suol dirsi nel linguaggio oratorio, e vede protagonista il libro dello scrittore Tomaso Avati ” Il silenzio del mondo” (Neri Pozza editori) ed un confronto, intimo e naturale, commovente tra due destini e vissuti opposti della sordità.
Il silenzio assume il suo potere taumaturgico in seno alle aspettative dei telespettatori che, in diretta, si sono lasciati coinvolgere dal dialogo a più voci: tre donne con lo scrittore esattamente come nel romanzo in cui il filo conduttore è la ricerca dell’identità attraverso la scelta del silenzio. Ad accompagnare la conduttrice presente in studio l’interprete Lis Marilena Del Medico che ha messo in segni il dialogo tra Tommaso Avati e Nadia Lisanti mentre è toccato a quest’ultima la messa in voce di Sokona Souare. Lo stesso scrittore Tomaso Avati, nato sordo, oralista e non segnante, ad un certo punto della trasmissione ha composto l’alfabeto dei sentimenti, fermandosi alla lettera E di emozione. Mentre un coro di segni si è accordato sulla F di Felicità. Tommaso Avati ha rivelato in diretta anche i “retroscena” della propria storia personale, oltre che della preesistente idea del libro, grazie alla bravura della conduttrice.
Nadia Lisanti ha realizzato un’atmosfera in cui le competenze personali, unite a tanta passione per lo studio della storia della Lis e per il riconoscimento della stessa come vera e propria lingua, il coinvolgimento emotivo di Sokona che vede con limpida apertura la possibilità che la stessa lingua si insegni nelle scuole italiane, al pari di qualsiasi altra materia scolastica, e la possibilità di proporre la lettura di un libro “Il silenzio del mondo” in cui i toni decisivi insistono sul valore retrospettivo e psicologico nel percorso di crescita personale delle persone sorde, perché abbattono tutte le barriere della comunicazione, a partire dal valore semantico e universale: il linguaggio è una finestra sul mondo per qualsiasi essere sulla Terra.
Con toni intimi lo scrittore ha rivelato infatti che la più grande ferita che porta nella vita è la sordità, oltre al personale sgomento rispetto alla difficoltà di accettare le contraddizioni presenti ancora oggi in tante realtà circa la possibilità di ammettere nei ruoli più importanti le persone sorde, quando è notorio che esistono dalla notte dei tempi, e nonostante tutti i progressi fatti dalle neuroscienze e dalla tecnologia per i sofisticati impianti cocleari e non di ultima generazione, resta un mistero, scoprire come mai non siano ancora rappresentati, sul piano istituzionale e negli ambienti di potere come persone intelligenti, che si esprimono attraverso un altra lingua.
Il prossimo ospite della serata, lunedì 11 Luglio alle ore 20 sarà il noto regista Marco Coppola, altro non ci è stato rivelato dalla conduttrice che ha fin qui il primato di essere sempre dichiaratamente in diretta, ad emozionarci lasciandoci uno, a volte più segni, come delle vere lezioni di vita!
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