Solo dieci casi registrati ieri in tutta la Svizzera. Complessivamente i casi positivi al coronavirus sono 30.746, 10 in più rispetto al giorno prima. E i morti sono saliti a 1.642 persone. Il calo è costante in tutti i cantoni della Confederazione.
Dal prossimo 28 maggio sono nuovamente consentiti i servizi e le celebrazioni di tutte le religioni. In questa settimana le comunità dei credenti devono dotarsi di piani di protezione: elenchi dei presenti e regole di igiene e di comportamento.
SCOPRIRE OGNI SINGOLO CASO
Ora la strategia elvetica è quella di “scoprire ogni singolo caso”, ha spiegato Daniel Koch, l’alto funzionario della Confederazione in prima linea sul fronte coronavirus: “Capire con chi è stato in contatto la persona infetta, dove e quando. È quindi importante annotare ad esempio chi era presente in un determinato luogo in quel momento, o in un ristorante o bar”.
Per migliore la tracciabilità, il Consiglio federale il 20 maggio ha adottato la base legale della nuova app SwissCovid. La modifica della legge sulle epidemie conferisce all’Ufficio federale della sanità pubblica la facoltà di gestire un sistema per il tracciamento di prossimità che consentirà di contenere la diffusione del virus. I dati trattati nell’app serviranno unicamente a informare le persone che partecipano al sistema sull’eventualità che siano state esposte al coronavirus.
USO DELL’APP VOLONTARIO
L’uso dell’app è volontario e la partecipazione o non partecipazione al sistema di tracciamento di prossimità non deve comportare né vantaggi né svantaggi di sorta.
Il disegno di legge sarà discusso in Parlamento nel mese di giugno, durante la sessione estiva: se sarà adottato, l’app SwissCovid potrà essere introdotta in tutta la Svizzera ancora prima della fine di giugno. La fase pilota è iniziata con la cosiddetta Proximity-Tracing-App.
Sviluppata dai team di EPFLosanna ed ETH Zurigo, l’app utilizza il Bluetooth per rilevare quando il telefono arriva a due metri da un altro telefono o dispositivo con l’app.
LA REGISTRAZIONE DEL CONTATTO
Quindi registra il contatto come chiave anonima e la durata del contatto, contrassegnando qualsiasi contatto più stretto per più di 15 minuti. Tutti i dati vengono crittografati ed eliminati dopo 21 giorni, infine rimossi automaticamente dal dispositivo quando cesserà l’uso dell’app. Naturalmente il sistema funziona se verrà adottato dalla stragrande maggiorana della popolazione.
In un’inchiesta la popolazione svizzera è disposta di voler installare l’app per il 60% per cento per combattere il Covid. E ben il 73% è disposto a divulgare i propri dati per favorire la ricerca.