La Svizzera teme “una pandemia dentro la pandemia”

Il ministro della Salute svizzero Alain Berset lancia l’allarme di una nuova pandemia dentro la pandemia attuale. E’ lo scenario che si prospetta con i casi dovuti alle variant, di 40-50 volte più contagiose. Il governo ha deciso di vaccinare gratuitamente anche i diplomatici e i frontalieri che lavorano nelle strutture sanitarie.

Anche se prosegue il calo dei contagi in Svizzera, ci sono ancora 258 casi ogni 100’000 abitanti negli ultimi 14 giorni, con una punta di 395 in Vallese. Il Ticino, con Sciaffusa e Uri, è uno dei Cantoni che fanno segnare i dati più bassi.

Alain Berset, ministro della Salute svizzero, teme una “pandemia dentro alla pandemia” per i nuovi casi dovuti alle varianti, di 40-50 volte più contagiose, raddoppiano ogni settimana.

Quindi cosa fare dopo il 28 febbraio quando scadranno le attuali misure in vigore? Per il momento è presto per prendere decisioni. Il governo fra quindici giorni valuterà i nuovi dati.

Intanto l’Associazione svizzero-tedesca dei docenti LCH chiede test a tappeto in tutte le scuole della Svizzera. Ma la direttrice dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), Anne Lévy, ha ricordato che le misure relative alle scuole sono di competenza cantonale.

E per le vaccinazioni due giorni fa il Consiglio federale ha deciso di ampliare la cerchia delle persone che possono farsi vaccinare gratuitamente contro il coronavirus in Svizzera. La Confederazione assumerà i costi della vaccinazione anche per le persone che vivono in Svizzera, ma non sono soggette all’assicurazione malattie obbligatoria, per esempio il personale diplomatico. La vaccinazione sarà gratuita anche per i frontalieri non assicurati in Svizzera che lavorano in strutture sanitarie svizzere.