La Svizzera teme le varianti del virus nelle scuole

Negli ultimi giorni in Svizzera il numero delle nuove infezioni, dei ricoveri e dei decessi è calato. La situazione epidemiologica rimane però tesa a causa della diffusione delle nuove varianti del virus del Regno Unito, Sud Africa e Brasile. Grande attenzione alle scuole.

La situazione epidemiologica in Svizzera resta tesa, pur se il numero delle nuove infezioni, dei ricoveri e dei decessi è calato. Però i casi di contagio riconducibili alle forme mutate di virus, nettamente più infettive, continuano a raddoppiare ogni settimana.

Le autorità svizzere temono che le varianti del virus possano entrare nelle scuole. Sono quindi possibili ulteriori provvedimenti dei Cantoni nella scuola obbligatoria e postobbligatoria in seguito ai risultati di un’analisi della Swiss National COVID-19 Science Task Force (STF) sulla chiusura delle scuole.

Ma la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) e la STF raccomandano di rinunciare, per quanto possibile, a un divieto dell’insegnamento in presenza nelle scuole elementari.

Alle due varianti provenienti dalla Gran Bretagna e dal Sudafrica se n’è aggiunta una terza proveniente dal Brasile, anch’essa molto più contagiosa. Finora non è stato rilevato nessun caso di trasmissione al di fuori del Brasile. Per i viaggiatori in provenienza da questo Paese vige il divieto di entrata in Svizzera.

Il Consiglio federale resta del parere che sia necessario ridurre subito e in misura significativa il numero di casi per evitare un aumento incontrollato dei contagi con queste nuove varianti del virus e un sovraccarico del sistema sanitario.