La «Svizzera» rafforza il proprio marchio di provenienza!

Oggi il Consiglio federale ha preso atto di un rapporto dell’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI) da cui emerge che le autorità e l’economia promuovono congiuntamente la protezione del marchio «Svizzera». Le misure attuate si basano sulle raccomandazioni formulate nel quadro della valutazione della legislazione «Swissness».

La legislazione «Swissness», entrata in vigore nel 2017, protegge l’indicazione di provenienza «Svizzera» dagli utilizzi abusivi e garantisce alle imprese un legittimo vantaggio concorrenziale. Da una valutazione svolta nel 2020 si evince che tale legislazione ha nel complesso un impatto positivo sull’economia svizzera.

Secondo le stime, infatti, contribuisce alla performance economica annua per circa 1,4 miliardi di franchi. Tuttavia, le raccomandazioni formulate suggeriscono di migliorare sia l’informazione sulle disposizioni legali sia la loro attuazione, in particolare nei mercati di sbocco importanti per l’economia svizzera.

Una collaborazione proficua tra l’IPI e l’industria
In seguito alla valutazione, l’IPI, in collaborazione con l’industria, ha adottato misure per incrementare gli effetti positivi della legislazione «Swissness». Ha quindi fondato l’associazione Swissness Enforcement, un partenariato pubblico-privato che rafforza l’applicazione della legislazione «Swissness» all’estero e informa il pubblico sul tema. L’associazione composta da 17 membri ha già coordinato 150 interventi contro utilizzi abusivi in Paesi quali la Cina, l’India e il Brasile.

Inoltre, disposizioni per la protezione dell’indicazione di provenienza «Svizzera» sono state integrate in diversi accordi di libero scambio come, ad esempio, quelli con la Turchia e l’India. Particolare successo è stato riscosso dal cosiddetto meccanismo di autorizzazione, il quale assicura che i criteri di provenienza «Svizzera» vengano rispettati nelle registrazioni di marchi all’estero.

Un impegno importante da parte delle imprese
Secondo il rapporto, nonostante i progressi fatti finora, l’attuazione all’estero resta una grande sfida. Il successo delle misure dipende fortemente dall’impegno delle imprese svizzere e dalla collaborazione con le autorità straniere; parimenti importanti sono i mandati di monitoraggio, i trattati internazionali e il dialogo con le autorità oltrefrontiera. Stando al rapporto queste strategie hanno già condotto a miglioramenti e verranno dunque portate avanti.