La Svizzera chiede il Sì alle legge Covid 19

Il 13 giugno il Popolo svizzero voterà sulla legge COVID-19, che permette di sostenere finanziariamente durante la pandemia le persone e le imprese colpite dalla crisi, la cultura, lo sport e i media. Appello al Sì di Governo e Parlamento.

Consiglio federale e Parlamento raccomandano di accettare la legge COVID 19. Il 13 giugno il Popolo voterà sulla legge COVID-19, che permette di sostenere finanziariamente durante la pandemia le persone e le imprese colpite dalla crisi, la cultura, lo sport e i media.

Un NO metterebbe a rischio molti posti di lavoro e gli aiuti della Confederazione di cui più di 100 000 imprese e oltre un milione di persone hanno avuto e hanno tuttora assoluto bisogno. Consiglio federale e Parlamento raccomandano di accettare la legge.

La legge è limitata nel tempo: la maggior parte delle disposizioni valgono fino alla fine del 2021. Se il Popolo la respingerà, la legge decadrà già dal prossimo settembre e con essa la base per gli aiuti finanziari.

Un NO non impedirebbe per contro al Consiglio federale di continuare a combattere la diffusione della pandemia con provvedimenti fondati sulla legge sulle epidemie, per esempio chiudendo negozi e ristoranti o vietando manifestazioni. 

Oltre agli aiuti finanziari, la legge COVID-19 prevede anche provvedimenti per garantire l’assistenza sanitaria nell’attuale situazione di crisi. Per esempio la possibilità di acquistare materiale medico importante quali i dispositivi di protezione o di consentire deroghe per l’omologazione di medicamenti per malati gravi. Non disciplina invece la vaccinazione contro il coronavirus. Anche durante la pandemia i vaccini sono omologati soltanto se sono sicuri.

La legge COVID-19 costituisce inoltre la base per un certificato di vaccinazione unitario e a prova di falsificazione e conferisce al Consiglio federale la facoltà di adottare ulteriori provvedimenti, per esempio a protezione dei lavoratori particolarmente a rischio.