La Svizzera si sottopone per la seconda volta alla valutazione Schengen, effettuata circa ogni cinque anni. La valutazione è volta a garantire che gli Stati Schengen continuino ad applicare correttamente gli sviluppi dell’acquis di Schengen.
La valutazione prevede tre tappe. Nella prima fase, iniziata alla fine dell’anno scorso, la Svizzera ha risposto a circa 200 domande sull’attuazione e l’applicazione delle prescrizioni Schengen. Ha inoltre informato il competente gruppo di lavoro del Consiglio dell’UE “SCH-EVAL”, in cui è essa stessa rappresentata, in merito alle principali modifiche giuridiche e operative introdotte dall’ultima valutazione del 2008.
Nella seconda fase, attualmente in corso, la Svizzera è stata visitata da cinque gruppi di esperti:
- dal 24 al 28 marzo esperti in materia di polizia hanno verificato se la Svizzera applica correttamente gli strumenti della cooperazione di polizia previsti nell’ambito di Schengen;
- dal 12 al 16 maggio esperti in materia di protezione dei dati hanno esaminato se la Svizzera ha attuato correttamente le disposizioni Schengen sulla protezione dei dati;
- dal 19 al 23 maggio alcuni esperti hanno visitato le rappresentanze svizzere a Mumbai (India) e Guangzhou (Cina) esaminando i requisiti Schengen nell’ambito del rilascio dei visti;
- dal 23 al 26 giugno un gruppo di esperti ha visitato gli aeroporti di Ginevra e Zurigo verificando l’attuazione delle disposizioni Schengen rilevanti, in particolare le procedure in occasione dei controlli alle frontiere;
- dal 30 giugno al 4 luglio un altro gruppo peritale ha esaminato se la Svizzera applica correttamente il sistema d’informazione Schengen (SIS), lo strumento comune degli Stati Schengen per la ricerca di persone e oggetti.
Con l’esame da parte degli esperti SIS termina il ciclo di visite in loco, che a parere della Svizzera hanno avuto buon esito. In seguito alle visite gli esperti redigono rapporti di valutazione in cui evidenziano le eventuali lacune riscontrate ed elaborano raccomandazioni e proposte di miglioramento.
Nella terza fase la Svizzera presenterà al gruppo di lavoro del Consiglio un rapporto sulle eventuali misure adottate in base alle raccomandazioni.