La battaglia che tutti i Paesi del mondo stanno conducendo contro il Covid ha fatto passare quasi inosservato la Giornata mondiale della salute proclamata dall’Oms.
L’Organizzazione mondiale della salute stima che la pandemia abbia portato tra i 119 ei 124 milioni di persone in più nell’estrema povertà. Per la prima volta in 20 anni, si prevede che i livelli di povertà globale aumenteranno e ostacoleranno il progresso verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
L’appello dell’OMS è inequivocabile: “I luoghi in cui viviamo, lavoriamo e giochiamo possono rendere più difficile per alcuni raggiungere il loro pieno potenziale di salute, mentre altri prosperano. Le disuguaglianze sanitarie non sono solo ingiuste e ingiuste, ma minacciano anche i progressi compiuti fino ad oggi e hanno il potenziale per ampliare piuttosto che ridurre il divario di equità”.
Ecco allora il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus invitare i governi delle nazioni del mondo a investire in sanità: “È fondamentale che tutti i governi investano nel rafforzamento dei loro servizi sanitari e per rimuovere le barriere che impediscono a così tante persone di utilizzarli, in modo che più persone abbiano la possibilità di vivere una vita sana”. Per l’OMS “questo è il momento di investire nella salute come motore di sviluppo e i vaccini anti-Covid devono essere disponibili per tutti, sia nei Paesi ricchi che poveri”.
