Lo scorso 8 febbraio si è tenuto un incontro insieme ai responsabili dell’animazione della “Residenza les Charmilles”. Orgogliosa di aver ricevuto tanto sostegno per questo progetto, avviato nel 2023, la SAIG, Società delle Associazioni Italiane di Ginevra, plaude al successo di questa importante iniziativa, che ha beneficiato della collaborazione e dell’esperienza del Maestro italiano, Philippe Boaron.
Le persone anziane che risiedono nelle istituzioni spesso affrontano difficoltà relazionali e tendono ad isolarsi, il che nel tempo influisce negativamente sul loro benessere e sulla qualità della vita. La musica è uno stimolo fisico che favorisce il rilassamento e il rilascio della tensione muscolare, riduce l’ansia e rafforza i sentimenti positivi che facilitano l’integrazione nel gruppo. In particolare, il canto è un’attività che migliora la qualità della vita degli anziani, permettendo loro di svolgere un ruolo attivo e di sentirsi parte della comunità.
“Con questo progetto, la SAIG intende rispondere alle esigenze di una fascia di popolazione che necessita non solo di cure materiali, ma anche di maggior attenzione dal punto di vista relazionale e di sentirsi parte integrante della società. Uno dei nostri obiettivi è ridurre l’isolamento sociale degli anziani, prevenire il ritiro e il rischio di apatia, e contrastare l’emarginazione. L’attività mira quindi a mantenere e potenziare le capacità relazionali.
Ci aspettano momenti emozionanti anche nel 2024, con i residenti che, con le loro emozioni, ci guideranno nella scelta della musica, tra poesie e degustazioni di dolci tipici italiani. Sarà alla fine dell’anno che, facendo il bilancio, verrà effettuata una valutazione qualitativa del progetto, compresa la soddisfazione dei partecipanti, il raggiungimento degli obiettivi misurabili e l’identificazione dei risultati secondari.” – afferma Carmelo Vaccaro, Coordinatore della SAIG e ideatore del Progetto”.
“In una società civile, anche ciò che può sembrare banale per alcuni, può essere importante e benefico per molti altri.” – conclude Vaccaro.
La Redazione “La Notizia di Ginevra”