Negli ultimi cinque anni in Svizzera in media 450 persone all’anno hanno ricevuto uno o più organi di una persona deceduta, ma il numero di organi necessari è molto più elevato. Attualmente un trapianto è possibile solo se il donatore vi aveva acconsentito in vita (modello del consenso). Spesso tuttavia nessuno è al corrente della volontà della persona deceduta e i congiunti devono decidere al suo posto. Nella maggior parte dei casi sono contrari alla donazione.
Il Consiglio federale e il Parlamento desiderano aumentare le possibilità dei pazienti di ricevere un organo e intendono pertanto disciplinare in modo nuovo la donazione di organi: chi non desidera donare i propri organi dovrà dichiarare la propria contrarietà in vita.
In mancanza di questa dichiarazione si presumerà che una persona è disposta a donare i propri organi (consenso presunto). I congiunti potranno rifiutare la donazione se sanno o ritengono che la persona in questione sarebbe stata contraria.
Se non è possibile contattare i congiunti, il prelievo di organi non è permesso. La modifica della legge sui trapianti è il controprogetto all’iniziativa popolare «Favorire la donazione di organi e salvare vite umane».
La domanda che figura sulla scheda: Volete accettare la modifica del 1° ottobre 2021 della legge federale sul trapianto di organi, tessuti e cellule (Legge sui trapianti)?
Raccomandazione del Consiglio federale e del Parlamento: Sì, donare organi può salvare vite.
Raccomandazione del comitato referendario: NO, è violazione del diritto all’autodeterminazione e all’integrità fisica.