Cosa rappresenta per te la musica? Come e quando ti ci sei avvicinato?
La musica è la mia più grande passione, quella che mi sostiene nei momenti più duri e mi accompagna in quelli felici, è anche il mio lavoro da ormai una decina d’anni. Ho iniziato a suonare la chitarra a 16 anni con qualche dritta da parte di mio nonno, poco dopo ho cominciato a scrive le prime canzoni e a suonare nei locali.
Nel tuo nuovo progetto cosa vuoi comunicare al pubblico?
Che la musica è un mezzo per trasportare la cosa che fa muovere tutto e tutti. L’amore. “È l’amore che resta” come dico nel singolo di lancio del mio album.
Quali sono le tue 3 canzoni preferite, all time, del Festival di Sanremo?
Angelo, luce, vietato morire.
Come si potrebbe rilanciare il mercato discografico della musica?
Investendo di più sui nuovi artisti che sono quasi sempre costretti ad autoprodursi e quindi non sempre hanno la possibilità di pubblicare molti lavori in breve tempo e farsi notare.
Quale sarebbe per te il più grande successo?
Un tour nazionale nei più grandi teatri italiani.
Videoclip “È l’amore che resta (Annie e Franco)”