Sul podio del Festival di Sanremo due volte negli ultimi due anni, Emilio Munda è autore e collaboratore con grandi artisti di spicco della scena musicale italiana come Francesco Renga, Michele Bravi, Nina Zilli, Nomadi, Umberto Tozzi, Valerio Scanu, Gemelli Diversi, Dear Jack.
Cosa rappresenta per te la musica? Come e quando ti ci sei avvicinato?
La musica per me è espressione, è tirare fuori i miei stati d’animo, le mie emozioni e condividerle con altre persone. Ho iniziato a suonare la batteria a 4 anni, in famiglia si respirava musica sempre, poiché avevo i miei zii che suonavano la batteria, mio padre suonava chitarra e pianoforte, mentre mia madre cantava.
Nel tuo nuovo progetto cosa vuoi comunicare al pubblico?
Ho voluto innanzitutto mettere in contrapposizione queste due realtà che sono: “amore e guerra”, scontro nel quale l’amore risulta sempre vincitore. Si è pensato di creare un progetto in cui mettere al centro la musica e non l’immagine dei cantanti, da qui l’idea di non rivelare le loro identità per lasciare che la voce fosse l’unica protagonista. In un mondo di immagini lasciamo spazio all’immaginazione.
Quali sono le tue 3 canzoni preferite, all time, del Festival di Sanremo?
Vita Spericolata, Si può dare di più, Come saprei
Come si potrebbe rilanciare il mercato discografico della musica?
Sarebbe bello avere una formula o una regola da applicare, ma intanto ho iniziato nel mio piccolo, mettendo al centro la musica come in questo progetto, cercando di ridarle il posto che negli anni le è stato tolto dall’immagine.
Quale sarebbe per te il più grande successo?
La risposta che in genere viene data a questa domanda è di “emozionare il pubblico”, ma io credo che il successo più grande che si possa avere, è quando la musica riesce a migliorare la vita di ogni persona.