La musica, colonna sonora di una vita!

fabrizio pocciIl nuovo progetto di Fabrizio Pocci "Mai abbastanza" gode della supervisione artistica di Enrico Greppi Erriquez della celebre Bandabardò. Classe 1974, nato sotto il segno dei pesci, puro e onesto sognatore. Artista polistrumentista, Pocci esordisce nel 2015 con l'EP "Il migliore dei mondi" (Vrec).

Fabrizio Pocci è un artista a tutto tondo. Ha calcato prestigiosi palchi (Pistoia Blues, Beat Festival, Suoni di Marca, Effetto Venezia, The Cage…) da solo, con vari artisti (Niccolò Fabi, Max Gazzè, Daniele Silvestri). Non si sa mai cosa aspettarsi da lui, ma sei sicuro che non ti deluderà.

Cosa rappresenta per te la musica? Come e quando ti ci sei avvicinato?
La musica ci segue per tutta la vita anche se non lo vogliamo. Rappresenta i momenti, i frammenti, le decisioni, le delusioni, gli amori e gli obiettivi raggiunti. E’ la colonna sonora di una vita intera. Io, nel mio piccolo, cerco anche di usarla come sfogo. Mio fratello comprò una chitarra da piccolo. Io quando non la usava lui la rubavo per imparare a suonarla. 

Nel tuo nuovo progetto cosa vuoi comunicare al pubblico?
Niente di particolare in realtà. Racconto le mie esperienze e se vengono condivise o suscitano qualcosa in qualcuno vuol dire che è servito a qualcosa.

Quali sono le tue 3 canzoni preferite, all time, del Festival di Sanremo?
Nel blu dipinto di blu, Ciao amore ciao e Un’avventura 

Come si potrebbe rilanciare il mercato discografico della musica?
Bé se avessi la formula magica sarei ricco. Spero che si possa tornare alla qualità dei testi e degli arrangiamenti La qualità paga sempre e fa bene a tutto. 

Quale sarebbe per te il più grande successo?
Vivere una vinta intera nel modo migliore e riuscire ad essere un buon padre. 

Lyric video “Mai abbastanza”