“La Morte delle Api”, infanzia consumata

Lisa_DonnellRomanzo di Lisa O’Donnell, “La Morte delle Api”: Glasgow 2010, 24 dicembre, compleanno di Marnie. Storia di ipocrisia e degrado sociale.

Nell’intrigante romanzo di Lisa O’Donnell, “La Morte delle Api”, la protagonista Marnie ha una sorellina Nelly, una strana lettrice di Harry Potter nonché una brava violinista. Ci troviamo a Glasgow nel 2010: è il 24 dicembre, il compleanno di Marnie che compie quindici anni. Marnie è una ragazza “particolare”: fuma, beve, ha subìto già un aborto e ha una relazione con Mick che è uno spacciatore. I genitori Gene e Izzy sono morti entrambi e sono stati seppelliti dalle figlie in giardino.

La sua migliore amica si chiama Susie. Vive con la nonna perché la madre l’ha abbandonata quando era piccola e si è fatta un’altra famiglia.

Marnie ha anche un’altra amica di nome Kimberly che è bipolare. Il suo vicino di casa si chiama Lenny: è un vecchio omosessuale che predilige i ragazzini (infatti è stato arrestato per questo). Il suo compagno è morto e la sua unica compagnia è un cane. La madre di Marnie e Nelly si drogava, beveva ed era depressa, mentre il padre era violento e faceva uso di droga. Aveva trascorso del tempo in orfanotrofio, li aveva conosciuto gli assistenti sociali e non voleva più ritornarci. Invece sua nonna era molto buona.

Non amava i suoi genitori e si chiede se loro l’amassero. Nelly e Marnie sono invitate a cena da Lenny, che si prende cura di loro. All’improvviso compare il nonno che a sua volta maltrattava figlia e moglie ed era un alcolizzato. Nonostante la sua condotta di vita non fosse poi così virtuosa, pretendeva di prendersi cura delle nipoti. Nel frattempo si scopre che Lenny ha un tumore. Il vicino di casa trova i cadaveri e si assume la responsabilità del loro omicidio.

Le bambine vengono affidate al nonno dai servizi sociali, ma non si trovano bene e decidono di fuggire con i soldi nascosti dai propri genitori. Un libro molto interessante che narra un’infanzia consumata durante 4 stagioni da genitori egoisti e assenti con un linguaggio molto realistico. Vi affezionerete a queste ragazzine piene di segreti e con un passato doloroso e odierete l’ipocrisia americana e il degrado sociale.

La morale di questo libro è che i figli meritano di essere amati, e come afferma lo stesso Lenny “I figli o si amano o è meglio non farli”.