La Lis al Quirinale, premiati i sentimenti positivi

mattarellaIl 24 Febbraio 2023, in coincidenza dell'anniversario della guerra tra Ucraina e Russia, alle ore 11:30 al Quirinale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna le onorificenze di Alfieri della Repubblica Italiana a 30 ragazzi e ragazze che si sono distinti nel merito, ciascuno con la propria storia di vita, e hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia della Repubblica Italiana.

La cerimonia, condotta dalla livornese conduttrice televisiva Angela Rafanelli si inaugura con un discorso della stessa che fa appello al teatro, al valore delle prove che siamo chiamati a mettere in scena fuori e dentro di noi, citando l’esperienza personale, tra le righe, di un grande regista teatrale e direttore artistico italiano, nonché ex Senatore della Repubblica Italiana, con cui cede la parola al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’incipit del  presidenziale è principalmente incentrato fin dalle prime parole sulla ricorrenza dell’anniversario della guerra, solcando nel merito poi delle motivazioni che hanno premiato il valore dell’impegno bella solidarietà, nell’amicizia, nel coraggio, nella determinazione, con una sottolineatura particolare alla semplicità dell’essere italiani con i propri sentimenti positivi, mentre serpeggiano esempi di violenza ancora e soprattutto di guerra. Le trait d’union del discorso, punto focale decisivo è proprio l’assenza di separazione tra l’ambito nazionale e quello internazionale – non vi è separazione da come si vive dentro le comunità nazionali e come si vive fuori dalle stesse – argomenta Sergio Mattarella per invitare gli Alfieri delle Repubblica Italiana a considerarsi un esempio civile dentro le istituzioni ma soprattutto nella convivenza tra i popoli.

Colpisce infatti che tra gli Alfieri della Repubblica Italiana vi sia anche la storia di Sokona Souare, che dall’altra parte dei conflitto occidentale che interessa l’Europa, è arrivata in Italia, grazie all’amore dei propri genitori che hanno affrontato il viaggio della morte sui barconi, il conflitto libico, fino a raggiungere Avigliana in provincia di Torino, e trovare a scuola, prima con l’insegnante di sostegno Nadia Lisanti, un’accoglienza nell’ambito della scuola. Sokona Souare, proveniente dal Mali, arrivata in Italia ha imparato a scuola la Lis, lingua dei segni italiana, che ha trasmesso alla sua amica Anna Lombardi, premiata con lei per il valore della generosità e amicizia.

Colpisce questa storia anche per il gesto simbolico che Sokona Souare compie dopo la premiazione: consegna una lettera in formato pergamena al Presidente della Repubblica Italiana, e riceve come segno di riconoscenza proprio il segno di pace. L’emozione incontenibile della ragazza maliana è negli occhi degli spettatori di fronte al gesto inaspettato. Abbiamo raggiunto a telefono la sua insegnante di sostegno della scuola primaria Norberto Rosa, scuola in cui Sokona Souare ha frequentato il primo ciclo scolastico, partendo dalla seconda elementare, all’età di nove anni, grazie al sostegno qualificato di Nadia Lisanti che ha insegnato la Lis a Sokona Souare e accompagnato il suo percorso di studi fino alla quinta elementare, mantenendo viva la relazione fino ad oggi, per un pieno sviluppo emotivo-relazionale, ideando per la stessa il programma l’Abc dei sentimenti in Lis, in onda tutti i lunedì alle ore 20:00 da Basilea attraverso la TV UnoItalia TV di Gina Azzato e Generoso Azzato.

Le abbiamo chiesto cosa pensasse del gesto di Sokona Souare, molto significativo e raccolto la sua testimonianza dalle vive parole:  – Non è un gesto che va ignorato – dice la Lisanti, con la quale Sokona ha imparato tutto ciò che si impara a scuola: in primis leggere e scrivere, contare, disegnare, suonare, argomentare e soprattutto studiare – Sokona ha sentito il bisogno di oltrepassare le barriere che impediscono la comunicazione alle persone sorde, ed ha affidato ad una lettera, il messaggio prezioso che in questi anni ha maturato in seno alle istituzioni scolastiche. Per Sokona Souare l’insegnamento della Lis a scuola, deve essere equiparato all’insegnamento di qualsiasi altra lingua, perché sotto il profilo scolastico, ergo profitto scolastico, il raggiungimento di una sana crescita culturale si raggiunge attraverso l’accessibilità piena alle materie di studio. Le persone sorde sono bilingui rispetto all’apprendimento dell’italiano, come dell’inglese, del francese, ed ogni altra lingua prevista dall’ordinamento giuridico come materia di studio obbligatoria. Ha affidato ad una lettera il desiderio che le istituzioni possano farsi garanti dell’accessibilità dei contenuti attraverso l’insegnamento della Lis dal primo ciclo di studi, così da riscattare la storia delle persone sorde, alle quali ha già ‘offerto’ un grande segno di coscienza, non solo identitaria ma consapevole, dal momento che è la prima ragazza sorda Alfiere della Repubblica Italiana.

Il mio impegno con lei, per rispondere alla sua domanda è stato esattamente e solo questo: ‘sostenerla ancora una volta, nella propria missione di vita’. Credo fortemente che i sentimenti delle persone sorde vadano rispettati senza distinzioni, così come costituzionalmente è previsto all’interno della Nostra Costituzione, che pure Sokona Souare ha studiato in quinta elementare, attraverso la traduzione in Lis. Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini  impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

Era il 24 Febbraio, una ricorrenza storica per la guerra ma anche per il 33esimo anniversario della morte di Sandro Pertini, che ho sentito tra le righe del discorso del Presidente Sergio Mattarella proprio nell’appello a rimanere semplici nella vita, perché è con la stessa naturalezza delle azioni messe in campo con gesti coraggiosi che si onora il valore supremo della sacralità della vita, in primis, con tutto ciò che significa essere cittadini del mondo onorati e onorevoli, sempre nell’abbracciare,

in segno di pace, l’impegno di cause comuni, e condivise. Non è un caso che Sokona sia stata premiata con l’amica Assunta Lombardi cui Sokona ha insegnato la sua lingua, a suffragare quanto sia importante abbattere con la stessa determinazione e coraggio per cui è stata premiata tutte le barriere della comunicazione. L’incredulità nel realizzare che il presidente Mattarella, brevi mani, abbia ricevuto la sua lettera, è un sentimento che rimarrà sempre scritto nell’espressione indelebile del loro sguardo. Ringrazio Sokona Souare, commossa, e sono onorata di essere stata la sua insegnante a scuola e felice di abbracciare la sua mamma Tataye, il cui coraggio è per me sempre stato esempio di Amore e conoscere Anna, di persona, per poter segnarle: rimanete sempre amiche! – E con questo augurio ci licenziamo dalla Lisanti con una nutrita speranza che davvero la Lis possa essere insegnata nelle scuole d’Italia, così da non vanificare il silenzio di tanti sacrifici fatti dalle persone sorde per essere inclusi nel senso vero del termine, all’interno della Comunità Nazionale e Internazionale, in segno di grande Civiltà e Umanità.

E attendiamo la ripresa del programma l’Abc dei Sentimenti in Lis su UnoItalia TV prevista per il giorno 6 Marzo 2023, sempre alle ore 20:00.