La lingua italiana nel mondo è in crisi. Perché?

Martedì 10 gennaio, alle ore 14.00, conferenza a Berlino in presenza e in remoto del Prof. Massimo Vedovelli, docente all’Università per Stranieri di Siena. La domanda di italiano cresce in Africa ed estremo Oriente, ma cala nel resto del mondo. Perché?

La conferenza di Massimo Vedovelli, docente all’Università per Stranieri di Siena, si terrà il prossimo 10 gennaio, alle 14, alla Humboldt-Universität di Berlino (aula 1607). Introdotta e moderata da Daniel Reimann (Humboldt), la conferenza è promossa in collaborazione con il Centro Studi Italia (Italienzentrum) della Freie Universität Berlin.

“Italiano 2020” è la più recente indagine sulla condizione della lingua italiana nel mondo. Promossa da Tullio De Mauro e realizzata dall’Istituto di Studi Politici S. Pio V di Roma, ha avuto un carattere eminentemente qualitativo, fondandosi su più di 150 interviste condotte con docenti, imprenditori, funzionari delle istituzioni e delle agenzie formative impegnate in tutto il mondo nella diffusione dell’italiano.

La motivazione alla ricerca sta nella crisi che sembra colpire l’italiano: salvo che in Africa e nei Paesi dell’Estremo Oriente, sono in diminuzione i corsi e gli iscritti ai corsi, fatto che interrompe l’andamento crescente che l’italiano mostrava dagli ultimi decenni del Novecento.

Quali i motivi di tale situazione? Quali interventi poter mettere in atto? Come rivolgersi ai nuovi pubblici del mercato globale delle lingue? Come rendere più efficace l’offerta formativa, le metodologie, la formazione dei docenti e delle diverse altre figure professionali impegnate nei processi formativi? E come collegare coerentemente le diverse, complesse dimensioni coinvolte in tali processi (cultura intellettuale, cultura materiale, economia, emigrazione ecc.)? Su queste tematiche si concentrerà la conferenza di Vedovelli a Berlino

Gli/le interessati/e alla partecipazione in presenza o in remoto, devono registrarsi per mail: italzen@zedat.fu-berlin.de