La criminalità organizzata è una minaccia per l’Europa

Il 20 luglio 2023 la consigliera federale svizzera Elisabeth Baume-Schneider ha partecipato all’incontro dei ministri di giustizia e degli interni (Consiglio GAI) degli Stati Schengen, nella località spagnola di Logroño. Al centro dei colloqui la lotta alla criminalità organizzata e la migrazione.

La criminalità organizzata costituisce una minaccia per la popolazione e le istituzioni di tutta Europa. Il Capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha dichiarato che le organizzazioni mafiose, seppur nascoste, sono una realtà presente anche in Svizzera. Occorre una maggiore consapevolezza di questi sviluppi. I ministri Schengen hanno discusso sulle possibili misure per combattere la criminalità organizzata, specie il traffico di droga.

La guerra in Ucraina fonte di insicurezza
Anche la guerra in Ucraina minaccia la sicurezza interna europea, in particolare per quanto concerne la sicurezza dei confini, il traffico illecito di armi, l’estremismo violento, la tratta di essere umani o i crimini di guerra. Per far fronte a tali minacce, a settembre 2022 l’UE ha avviato un dialogo strutturato con l’Ucraina e adottato misure concrete. Secondo la Consigliera federale, la Svizzera è consapevole dell’importanza di un’azione coordinata e segue da vicino le ripercussioni della guerra sulla criminalità. È inoltre determinata a perseguire eventuali crimini di guerra nonché garantire sostegno alle autorità partner o alla Corte penale internazionale.

Protezione dei diritti fondamentali dei dati personali
Al fine di contrastare la cybercriminalità, è stata discussa anche la creazione di una base legale che consenta alle autorità penali di accedere ai dati dei servizi di comunicazione elettronica. Un gruppo di lavoro si occuperà di trovare un equilibrio tra le esigenze di sicurezza della popolazione e i diritti fondamentali. La consigliera Baume-Schneider ha precisato che la Svizzera è pronta a fornire il proprio contributo nella ricerca di soluzioni.

Sistema d’asilo più resistente alle crisi
Al centro del dibattito, oltre alla sicurezza, anche un regolamento relativo alla gestione delle crisi, che rientra nel pacchetto asilo e migrazione e prevede maggior flessibilità per gli Stati membri nonché misure di solidarietà per gli Stati membri in situazioni eccezionali. La Consigliera Baume-Schneider ha affermato che il regolamento è vincolante solo in parte per la Svizzera; a suo avviso dovrebbe essere possibile definire la nozione di crisi in maniera limitata e che le regole dovrebbero poter essere derogate solo se necessario.