L’economia svizzera ha iniziato positivamente il 2022 ma le prospettive sul piano internazionale appaiono ora meno rosee. A livello internazionale, i rischi per la congiuntura sono rappresentati in particolare dalla guerra in Ucraina e dalla situazione in Cina.
Nel 1° trimestre la ripresa dell’economia svizzera è proseguita come previsto. La crescita del PIL, sostenuta in particolare dall’industria, è stata superiore alle aspettative.
Con la revoca delle misure di politica sanitaria, si prevede un’ulteriore ripresa dell’economia interna. Soprattutto nei settori del tempo libero e dell’industria alberghiera e della ristorazione, è probabile che si manifesti un potenziale di recupero.
Sulla base degli indicatori attuali, il gruppo di esperti prevede che la ripresa dell’economia svizzera continuerà nel prossimo futuro. Tuttavia, nell’arco di tempo previsionale, gli effetti della guerra in Ucraina potrebbero essere più forti di quanto previsto. Le prospettive dell’economia internazionale appaiono meno rosee.
Alla luce di queste premesse, il gruppo di esperti rivede al ribasso (2,6 %) le previsioni di crescita per il 2022 (al netto degli eventi sportivi, valore stimato a marzo: 2,8 %).
Per il 2023 nel suo insieme, il gruppo di esperti riduce le previsioni di crescita all’1,9% (al netto degli eventi sportivi, previsione di marzo: 2,0 %).
L’inflazione media annua dovrebbe scendere all’1,4% (previsioni di marzo: 0,7 %). Anche per il mercato del lavoro il gruppo di esperti si attende un’ulteriore ripresa e prevede un tasso di disoccupazione medio del 2,1 % nel 2022 e del 2,0 % nel 2023.