La Chiesa s’arrende e il Papa invoca Dio

papa_francescoChiusa anche Lourdes. Chiese chiuse e sospensione delle cerimonie religiose. È la resa incondizionata del Vaticano e della Chiesa cattolica di fronte al pericolo del coronavirus. Ma la religiosità popolare non è morta.

Perché la Chiesa oggi s’arrende davanti al coronavirus mentre in altre epoche storiche contro la peste costruivano chiese? A Venezia nel 1592 fu costruita la Chiesa del Redentore,

Piazza San Pietro deserta, chiese chiuse, cerimonie religiose sospese. Il Papa ricorre allo streaming. Le dirette tv per la trasmissione domenicale della Santa Messa mostrano i parroci officiare la Messa senza fedeli.

Per la prima volta chiude anche Lourdes per attenersi alle nuove disposizioni delle autorità francesi e per il senso di responsabilità del rettore per evitare contagi tra malati e accompagnatori hanno indotto allo stop. Ma restano Messe e Rosari in diretta.

I pellegrinaggi in tutti gli altri santuari sono cessati spontaneamente per le misure di isolamento attuate da quasi tutti i Paesi. E’ la resa della Chiesa cattolica davanti all’attacco del coronavirus.

A Papa Francesco non è rimasto altro che invocare Dio: Ho chiesto al Signore: ferma l’epidemia con la tua mano”.

Forse sarà la religiosità popolare a ricorrere alle figure dei santi più diffusi per contrastare pestilenze, malattie contagiose, pandemie, proprio come quella del coronavirus. Il santo più potente è San Rocco, seguito da Santa Corona, Sant’Abbondio e Santa Rita da Cascia.