Allo scoppio della Grande Guerra James Joyce si trova a Trieste da circa una decina d’anni: anni non semplici ma decisivi per la vita e per la scrittura del grande irlandese. Ma per un esule con passaporto inglese Trieste, allora principale porto mediterraneo dell’Impero Austro-ungarico, non è il posto più sicuro in cui essere in quegli anni: Joyce, come non pochi intellettuali europei del tempo, sceglie Zurigo.
In dialogo con Riccardo Cepach (Trieste, 1970), da vent’anni responsabile del Museo Sveviano e del Museo Joyce, facciamo un viaggio negli anni triestini di Joyce, e nella Trieste letteraria del ’900.
Riccardo Cepach è nato a Trieste nel 1970 dove vive e lavora. Laureato in Lettere, ha conseguito il dottorato in Italianistica. Dal 2004 è il curatore del Museo Sveviano e del Museo Joyce della Biblioteca Civica di Trieste. Ha realizzato numerose pubblicazioni, mostre e manifestazioni.
Fonte: Istituto Italiano di Cultura Zurigo | Foto: Museo Joyce Comune di Trieste