I cittadini italiani che hanno lavorato all’estero e percepiscono la pensione del Paese dove hanno lavorato e sono tassati alla fonte, pur risiedendo in Italia non possono godere dei benefici fiscali previsti per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico delle loro case.
Ieri alle ore 14.30 il caso è arrivato in Commissione Finanze della Camera dei Deputati. L’onorevole Toni Ricciardi ha presentato un’interrogazioni a risposta immediata al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il deputato del Pd eletto in Europa ho posto in particolare il quesito in merito ai cittadini italiani residenti in Italia proprietari di una abitazione titolari della rendita pensionistica svizzera AVS.
Nell’interrogazione ha chiesto al Ministero Economia e Finanza “come intenda garantire il principio costituzionale di uguaglianza fiscale sancito dall’articolo 53 per permettere di accedere ai benefici fiscali legati dei cosiddetti bonus edilizi a tal fine anche prevedendo la possibilità di accesso agli sconti fiscali che la legge permette in caso di ristrutturazione ed efficientamento energetico in ragione dell’imposta sostitutiva versata all’Erario dalla Cassa di Compensazione svizzera”.
Qual è stata la risposta del governo? Nei principi generali del sistema tributario italiano, queste forme di tassazione scontano un’imposta determinata forfetariamente che non consente ai beneficiari di fruire delle deduzioni o delle detrazioni previste dalla normativa tributaria.
Allora i liberi professionisti italiani che godono del regime fiscale forfetario?
E’ questa l’ingiustizia fiscale che crea una disparità tra i cittadini italiani. Gli italiani titolari di pensioni estere tassati alla fonte in regime forfetario non hanno diritto, i liberi professionisti italiani tassati sempre in regime forfetario godono del diritto di usufruire dei benefici fiscali.
Una disparità che va sanata!
