Oggi pomeriggio il lungo intervento del premier Giuseppe Conte al Senato non ha convinto tutte le forze politiche. Anzi, i dubbi e la contrarietà a molti contenuti del Dpcm (Decreto presidente consiglio dei ministri) sono stati tanti.
In sintesi ha spiegato di non aver riaperto tutte le attività per tenere l’indice di contagio Rt sotto l’uno, un range che tranquillizza: “La riapertura dovrà essere graduale per tenere il Paese in sicurezza”.
Finto l’attacco a Conte del senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi, che ha parlato del negozietto che rischia di chiudere e di libertà costituzionali, minacciando di fargli mancare l’appoggio del suo partito.
Ironiche sugli scienziati le parole di Ignazio Larussa (Fratelli d’Italia): “Ricordo mia nonna che mi ha sempre detto di lavarmi le mani e di non stare troppo vicino alle persone quando parlano. Il Coronavirus non è rischioso… zero vittime sotto i quarant’anni”.
La parlamentare Valdostana ha rivendicato l’autonomia della propria Regione e appoggiato la decisione della Calabria di riaprire bar e ristoranti.
Molto atteso l’intervento del leader della Lega Matteo Salvini, dopo la nottata trascorsa in Senato come una sorta di occupazione. Chi si aspettava fuoco a ripetizione, è rimasto deluso. Abbiamo visto il solito Salvini della tv… “Dove sono gli impegni assunti da Conte? Restituiamo la fiducia al nostro popolo: gli italiani non sono dei bambini”.
Il presidente del Consiglio ha incassato senza traumi e va diritto avanti per i prossimi quindici giorni. Poi si vedrà…