Con all’attivo 12 Dischi di Platino e 6 Oro, dopo due anni straordinari e il successo di “Plume”, “Giovani” e dei singoli “Nera”, “La ragazza con il cuore di latta” e “Arrogante”, e dopo aver chiuso nel 2019 un tour tutto esaurito con un concerto sold out al Forum di Assago, Irama pubblica un nuovo brano inedito che ha tutte le carte in regola per diventare una nuova hit estiva.
Il nuovo singolo “Mediterranea” – già entrato di diritto nella corsa dei tormentoni estivi – che, con oltre 33 milioni di streaming è certificato platino e, si posiziona, per la quarta settimana consecutiva, al numero uno della classifica Top of The Music FIMI/GfK dei singoli più venduti in Italia della settimana.
Anche in Svizzera il nuovo singolo sta avendo un notevole successo. Il video di «Mediterranea» conta già oltre 15 milioni di streaming. Abbiamo incontrato il vincitore di “Amici Speciali” via Skype per un’intervista.
“Mediterranea” è un singolo che segue il filone dei racconti estivi di sonorità tropicali, del genere latin. Con questo brano dimostri ancora una volta di essere un artista eclettico, capace di spaziare tra generi diversi e di tornare con un brano che cercherà di far ballare per tutta l’estate…
Grazie per il complimento. Il brano sarà realizzato anche in una versione spagnola e verrà lanciato nelle prossime settimane nel mercato latino. Il brano, che è stato scritto da me in compagnia di Giulio Nenna, Federica Abbate, Giuseppe Colonnelli ed Andrea Debernardi, è la storia di un’attrazione fatale, ma è anche una dichiarazione d’amore per l’Italia e il mare.
Come lo spieghi il successo di “Mediterranea”?
È il lato più leggero di me ed ha un sapore positivo, specialmente in un momento difficile come quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. Ho cercato di infondere nelle persone un po’ di gioia. L’ho voluto fare tirando fuori la parte più leggera di me. Mi piace con la musica toccare diverse corde dell’animo umano, anche il lato più intenso e riflessivo, come è successo con ‘La ragazza con il cuore di latta‘. Nel testo di ‘Mediterranea‘ ci sono delle figure poetiche speciali come ‘e quando il sole chiede alla luna dove andrò, andrò dovunque andrai, altrove no’. È una canzone che culturalmente abbraccia tutto il Mediterraneo, così ricco di cultura e sfumature. Bisogna spingere su messaggi importanti ed è fondamentale farlo anche con semplicità.
«Mediterranea» farà parte del tuo nuovo progetto discografico che vedrà la luce nei prossimi mesi sempre sotto l’etichetta Warner Music. Puoi anticiparti già qualcosa ?
Mi sto prendendo il giusto tempo. Ancora non posso anticipare nulla, ve lo farò sapere a breve. Comunque abbiamo un bel po’ di cose tra le mani. Mi ritengo sempre un eterno insoddisfatto e sono sempre alla ricerca di cose nuove. Insomma ci sono delle canzoni, ne usciranno altre in alcuni momenti precisi e poi ci sarà spazio per il disco.
Sei stato tra i protagonisti di “Amici Speciali”, maratona benefica condotta da Maria De Filippi su Canale 5, volta a raggiungere obiettivi utili all’emergenza epidemiologica….
Una causa che mi sta molto a cuore. A fine marzo ho pubblicato il brano “Milano” feat. Francesco Sarcina, canzone dedicata alla mia città e i cui proventi sono destinati a favore dell’ospedale Niguarda per fronteggiare l’emergenza in corso.
Come hai vissuto umanamente il lockdown?
È stato veramente pesante però a me è andata bene, nessuno dei miei familiari si è ammalato del virus. Ma tante persone hanno attraversato lutti improvvisi o si sono ammalate.
Quale luogo consigli per le vacanze e tu che farai questa estate?
Conto di rimanere in Italia, non so ancora dove andrò. Abbiamo così tanti bellissimi posti in Italia.
Durante la finale di Amici Speciali sul palco hai portato un’esibizione fuori dal comune. Non hai cantato una canzone come tutti si aspettavano, ma hai recitato un monologo dedicato a George Floyd e al terribile fatto di cronaca americano….
Sono entrati in gioco sia il fattore umano che artistico. La vicenda mi ha colpito moltissimo, come del resto il grande movimento di protesta che ne è scaturito. Ho pensato che dovevo comunicare tutto questo. Sono dell’idea che tutte le forme artistiche abbiano alla base sia un tono leggero che importante. Non mi ero mai approcciato alla forma del monologo, anche perché la forma canzone è diversa, soprattutto per il lessico.
In cosa sei cambiato rispetto alla tua vittoria ad “Amici” nel 2018?
Sono stati due anni pazzeschi e assurdi. Ho fatto un sacco di cose, esperienze, tanta musica dal vivo, tour e concerti con la consapevolezza del mestiere e di aver fatto una gavetta intensa ‘al contrario’.
Perché al contrario?
La mia prima volta dal vivo è stata su un palco come quello del Festival di Sanremo nel 2016 (nelle Nuove Proposte con ‘Cosa resterà‘, ndr). Ognuno fa il suo percorso artistico, nel mio caso più cose ho fatto e più sono cresciuto, non solo per l’età ma anche a livello emotivo. Fare sempre cose nuove per me è stata ed è una sfida, l’importante è rimanere con la curiosità sempre intatta. Rimanere giovani dentro, che non vuol dire mettersi con il cappellino al contrario a 70 anni (ride, ndr), ma lasciare intatta la curiosità verso il mondo esterno.
Conosci la Svizzera e ti piacerebbe venire a suonare e cantare qui ?
La conosco da quando ero più giovane. Venivo spesso in Ticino al Foxtown ma ho anche assistito a dei concerti e DJ Session. Certo, mi piacerebbe venire su da voi per un mio concerto.