Intervista con Massimiliano Pani, figlio di Mina!

Produttore, compositore e arrangiatore, è il principe del mercato discografico.  Intervista con Massimiliano Pani, figlio di Mina Anna Mazzini e Corrado Pani.

Massimiliano Pani, figlio di Mina Anna Mazzini e Corrado Pani, è un produttore, compositore e arrangiatore. E’ il principe del mercato discografico. Per modi, competenza ed eleganza. Un’esperienza professionale unica, forgiata con le massime eccellenze tecniche e umane che, da sempre, collaborano al meraviglioso mondo sonoro di una leggenda: Mina.

Perché Mina è ancora un modello per quanti s’affacciano al mondo della musica?
Perché non è rimasta vincolata al suo personaggio degli anni Sessanta-Settanta. Ha continuato a fare sempre cose nuove, come ad esempio pubblicare a 84 anni un album di inediti e conquistare il terzo posto in classifica; quel ‘Gassa d’amante’ che, vista l’alta richiesta degli appassionati, è stato anche pubblicato in versione picture-disc. Dove trovi un artista andato al numero uno negli anni Sessanta capace di entrare in top ten pure nel 2024?

Di rimpianti sua madre ne ha?
Solo un paio. Non musicali, ma cinematografici. Il più grosso è probabilmente quello di aver detto no a Francis Ford Coppola quando le propose di entrare nel cast de ‘Il padrino’ per interpretare il ruolo di Kay Adams, moglie di Al Pacino-Michael Corleone, andato poi a Diane Keaton. Una volta visto il film, mamma se ne pentì, così come si pentì del no a Fellini. Anzi, dei no, perché il maestro la cercò almeno in un paio di occasioni, per offrirle la parte di Triferna in ‘Satyricon’ (se la prese Capucine – ndr) e averla poi ne ‘La città delle donne’”.

Qual è stata, secondo lei, la sfida più riuscita della vastissima discografia di Mina?
Forse la raccolta di canzoni sacre ‘Dalla terra’. Ma anche ‘Plurale’, con gli arrangiamenti jazzati di Gianni Ferrio, in cui trova posto una versione di ‘My love’ capace di colpire lo stesso Paul McCartney, che mandò un messaggio di felicitazioni in cui la definiva la più bella cover di un suo pezzo mai fatta. Dopo averlo letto, Mina commentò ‘che carino’ e buttò il biglietto nel cestino. Provai a recuperarlo, ma lei mi fermò. È fatta così.

Qualcuna l’ha definita diva….
E’ la persona meno diva del pianeta, è un’anima libera… Mamma ha fatto le sue scelte in coscienza e follia, senza cedere alle lusinghe dell’ego, dell’ambiente e del pensare comune. Non ama i vestiti nè i gioielli, non è un’accumulatrice di oggetti: a Lugano vive nello stesso appartamento dal ’77. Ha rinunciato a tutto, anche a una montagna di soldi, con una serenità che tutt’oggi le invidio.

Non le piace nemmeno gaurdarsi in TV…
No, se ci sono programmi che parlano di lei in TV, cambia velocissimamente canale, dice “ussignur!” in cremonese e gira. Si annoia tantissimo a vedere se stessa in TV e non vuole essere celebrata.

Mina continua a ricevere proposte per circa 3 – 4 mila pezzi all’anno e molti giovani vorrebbero collaborare con lei…
Dopo il duetto con Blanco, quasi tutti i ragazzi di questa nuova generazione vorrebbero fare qualcosa con lei perché ritengono che sia avanti. Un paradosso sociologicamente interessante: l’unica artista che non fa promozione, che non si vede in tv né fa concerti riesce ad arrivare a questi ragazzi qui.

Parliamo di Gassa d’amante, uscito nel novembre del 2024. L’ultimo album di inediti di Mina. Un album a tema volutamente poetico per ogni canzone in esso contenuta.  Fra i brani anche una cover di Fabio Concato  – ‘Non smetto di aspettarti‘ –  e ‘Buttalo via‘, di Francesco Gabbani ed una canzone firmata anche da Elisa. Sulla cover, realizzata da Mauro Balletti, che cura la progettazione  delle copertine dei suoi dischi sin dai primi anni ’70, il volto  cyber-surrealista della Tigre di Cremona decora la prua di una nave  che si fa spazio tra acque calme.

Di solito immagine e titolo del disco non hanno attinenza, ma stavolta sì.

Come si vive in Svizzera?
Benissimo, ci sono praticamente nato. Anche se viaggio spesso, amo ritornare a Lugano. È casa mia.