Il numero dei passeggeri aerei nell’Unione europea si è triplicato dal 1993, e anche il volume del commercio marittimo internazionale è aumentato significativamente negli ultimi 20 anni.
Nonostante i miglioramenti nei consumi di carburante, si prevede che nel 2050 le emissioni degli aerei saranno da 7 a 10 volte più alte dei livelli del 1990, e che le emissioni derivanti dal trasporto marittimo aumentino tra il 50% e il 250%.
Perché? Il motivo si deve principalmente a una crescita record del traffico, risultato dell’aumento dei viaggiatori e dei volumi di commercio.
Pur se il traffico aereo e marittimo internazionali siano responsabili di meno del 3.5% del totale delle emissioni di gas serra dell’UE, tra le fonti di emissioni che contribuiscono al cambiamento climatico sono state le più rapide a crescere.
Si sperava in un accordo all’ultimo vertice COP25 che si è tenuto a Madrid nei giorni scorsi al quale hanno partecipato 200 Paesi di tutto il mondo, invece niente. E’ andata peggio delle più pessimistiche previsioni. Anche se i negoziati continueranno l’anno prossimo alla COP26 di Glasgow, le speranze sono sempre minori di vedere interventi decisi per ridurre le emissioni di gas che contribuiscono al cambiamento climatico.