Infermieri migliori per una Svizzera che invecchia!

infermieriIl Consiglio federale intende rafforzare il settore infermieristico in quanto pilastro fondamentale dell’assistenza medica. Nella seduta del 25 gennaio 2023 ha commissionato una nuova legge federale per migliorare le condizioni di lavoro e per ridurre la quota di abbandono precoce della professione.

In Svizzera l’aumento e l’invecchiamento della popolazione rappresentano grandi sfide per il settore infermieristico. Per preservare la qualità delle cure infermieristiche, occorre formare sempre più personale e migliorare ulteriormente le condizioni di lavoro per evitare abbandoni dal settore e accrescere l’attrattività.

Dal 2012 al 2019, la quota del personale infermieristico e di assistenza è aumentata del 19 per cento. L’incremento ha interessato soprattutto gli operatori sociosanitari OSS (+13 800) e, in misura leggermente minore, gli infermieri diplomati (+10 700).

Delle 185 600 persone che nel 2019 erano attive nel settore infermieristico e dell’assistenza nelle strutture sanitarie svizzere, il 45 per cento lavorava in ospedali e cliniche, il 39 per cento in case di riposo e di cura e il 17 per cento per i servizi Spitex. La composizione dell’effettivo variava a seconda del tipo di struttura: la percentuale di personale infermieristico diplomato ammontava al 70 per cento negli ospedali, al 42 per cento per i servizi Spitex e al 28 per cento nelle case di riposo e di cura.

Per rafforzare il settore il Consiglio federale intende muoversi in due fasi. La prima tappa prevede una campagna di formazione di Confederazione e Cantoni per la quale dovranno essere stanziati fino a un miliardo di franchi nell’arco di otto anni.

In una seconda tappa il Consiglio federale intende attuare i restanti elementi della nuova disposizione costituzionale, segnatamente le condizioni di lavoro adeguate alle esigenze e il miglioramento delle possibilità di sviluppo professionale.