In Svizzera turismo calato della metà!

luzernaNel primo semestre del 2020 il settore alberghiero ha registrato 9,9 milioni di pernottamenti in Svizzera. È quanto emerge dai risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST).

I dati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST) parlano chiaro. Turismo in Svizzera calato della metà. Il Covid ha dato un colpo mortale a un settore molto dinamico nell’economia elvetica.

Nel primo semestre del 2020 il settore alberghiero ha registrato 9,9 milioni di pernottamenti, ossia una diminuzione pari al 47,5% (–8,9 milioni di pernottamenti) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La domanda degli ospiti stranieri presenta un calo del 60,1% (–6,1 milioni), registrando un totale di 4,1 milioni di pernottamenti. La domanda di turismo interno, dal canto suo, ha generato 5,8 milioni di pernottamenti, pari a una contrazione del 32,4% (–2,8 milioni).

In gennaio e febbraio 2020 è stato registrato un aumento di pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2019. Dal mese di marzo la domanda osservata è stata nettamente negativa. La contrazione maggiore è stata raggiunta in aprile (–92,4%; –2,5 milioni di pernottamenti).

Nel mese di maggio ci sono stati i primi segni di ripresa. E’ stato registrato un totale di 625 000 pernottamenti, pari a un calo del 79,2% (–2,4 milioni di pernottamenti) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In maggio la domanda si è mantenuta in forte calo in tutte le regioni turistiche.

In giugno, con l’ulteriore allentamento dei provvedimenti di lotta contro la COVID-19, il totale dei pernottamenti si è attestato a 1,4 milioni di unità, registrando una flessione del 62,0% (–2,4 milioni) rispetto a giugno 2019.

Le tredici regioni turistiche hanno segnato forti flessioni, tranne quelle del Ticino (–32,6%; –87 000), dei Grigioni (–34,9%; –123 000), del Giura & Tre Laghi (–35,1%; –21 000) e della Svizzera orientale (–37,6%; –72 000), che hanno presentato una diminuzione relativa inferiore al 40%.

Vedremo i dati degli altri sei mesi a gennaio dell’anno prossimo.