In Svizzera “super green pass” e “chiusure parziali”

Berset_dez21A metà dicembre potrebbe essere raggiunta una prima soglia critica di 300 pazienti COVID-19 nei reparti di terapia intensiva. Il Consiglio federale pensa a provvedimenti restrittivi di due varianti: accesso a vaccinati/ guariti e chiusure più restrittive. Nella foto il ministro della salute Alain Berset.

La situazione epidemiologica è molto critica e tende a peggiorare. Il numero dei contagi con la variante Delta (la variante attualmente dominante) è altissimo.

A causa dell’aumento del numero di pazienti COVID-19 di mezza età o in età avanzata, la pressione sui reparti di terapia intensiva cresce rapidamente. Nelle prossime due settimane, questa tendenza probabilmente continuerà.

Secondo le previsioni della Swiss National COVID-19 Science Task force, a metà dicembre potrebbe essere raggiunta una prima soglia critica di 300 pazienti COVID-19 nei reparti di terapia intensiva, per diventare 400 a Natale. Occorre intervenire per frenare questa tendenza in crescita.

Il Governo svizzero nella seduta del 10 dicembre 2021 ha pertanto deciso di porre in consultazione due varianti di provvedimenti più restrittivi. Variante 1: accesso limitato alle persone vaccinate o guarite con obbligo di portare la mascherina e di stare seduti durante le consumazioni; Variante 2: chiusura parziale.

La prima prevede di limitare l’accesso ai luoghi chiusi alle persone vaccinate o guarite con l’obbligo della mascherina e l’obbligo di stare seduti durante le consumazioni. E’ un’ipotesi come il super green pass italiano. In questa variante, soltanto chi è vaccinato o guarito avrebbe accesso alle strutture culturali, sportive e per il tempo libero, ai ristoranti e alle manifestazioni.

Nella seconda variante sono invece previste chiusure dove è impossibile portare la mascherina.

Tutte e due le varianti inasprirebbero i provvedimenti di base, per esempio con l’obbligo del telelavoro o la limitazione del numero di partecipanti a incontri privati. La consultazione durerà fino al 14 dicembre.

Il Consiglio federale ha inoltre posto in consultazione la reintroduzione dell’assunzione dei costi dei test per poter attuare il più rapidamente possibile, dopo la votazione finale, il mandato del Parlamento.