Nel febbraio del 1984 gli svizzeri votarono sull’introduzione di una tassa fissa per l’utilizzazione delle strade nazionali con veicoli a motori e rimorchi. Alla votazione vinse il sì per appena il 53% contro il 47%.
Il contrassegno autostradale annuale è stato messo in vendita per la prima volta nel 1985, al prezzo di 30 franchi. Poi passato a 40 franchi. Nel 2013 si rivotò per portare la tassa da 40 a 100 franchi. Ma la misura venne bocciata.
Ogni anno si ripete il rituale. Per gli automobilisti che risiedono in Svizzera la tassa è sostenibile, perché permette di circolare un anno intero. E’ probabilmente la più economica di tutta Europa, Germania a parte. Il governo di Berlino da quest’anno avrebbe voluto introdurre il bollino per i 13 mila chilometri della rete autostradale tedesca. Spesa che sarebbe stata rimborsata ai residenti in Germania con la riduzione della tassa di circolazione. Ma non è stato possibile. La misura era contraria alle leggi Ue: discriminatoria.
In Italia è tutta un’altra musica. Ogni tronco ha il suo costo. Ad ogni percorrenza si paga e si ripaga! E’ la logica del pedaggio, come in Francia e Spagna.
In Svizzera ancora pochi giorni e poi per circolare sulle autostrade svizzera occorre munirsi del bollino 2019. L’adesivo costa 40 franchi e ha validità da dicembre 2018 fino al 31 gennaio 2020. Se si viene sorpresi dalla polizia su un’autostrada o una semiautostrada senza vignetta si paga una multa di 200 franchi, oltre naturalmente all’acquisto di una vignetta valida che deve incollare come si deve.
Il contrassegno può essere acquistato in Svizzera presso i distributori di carburante, le autofficine, gli sportelli degli uffici postali, doganali e della circolazione stradale. Tutti gli automobilisti che arrivano dai vicini paesi europei devono sbordare 36,50 Euro.
Annualmente si vendono circa 8 milioni di vignette.