«Mancano cinque minuti a mezzanotte» aveva esordito ieri la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga. In Svizzera iniziano a scarseggiare anche i tamponi. L’impennata forte dei casi di contagio ha sorpreso politici e autorità sanitarie. E ieri a Berna vertice di crisi sulla pandemia e oggi conferenza stampa per annunciare le nuove misure. Oggi conferenza stampa degli esperti sanitari.
Il Consiglio federale e i responsabili dei Cantoni prevedono nuove soluzioni per interrompere il preoccupante trend. Tra martedì e mercoledì il numero dei casi è raddoppiato passando da 1400 a 2800 ed è cresciuto anche il numero dei decessi e delle ospedalizzazioni. Ieri invece sono stati segnalati 2.613 nuovi casi e oggi 3’105 casi nelle ultime ventiquattro ore.
Le persone in isolamento sono 5.279 e 11.066 in quarantena per i contatti avuti con i contagiati. Ai quali bisogna aggiungere altre 14.741 persone in quarantena dopo l’ingresso in Svizzera.
“Bisogna essere chiari: la situazione è molto seria. E, cosa nuova, si sta degradando più velocemente che altrove”, ha dichiarato da parte sua il ministro della sanità Alain Berset, sottolineando come il tasso di positività ai tamponi si sia quadruplicato in un battibaleno. Ed ha sottolineato: “Pensavamo arrivasse, ma più tardi. Non sappiamo perché ciò sia già successo”.
Pur se nessuno si aspettava una crescita così rapida, gli ospedali sono pronti al peggio. «Nessuna misura è efficace al 100%, ma ognuna è importante» perché bisogna evitare un nuovo lockdown. Ecco allora la raccomandazione: usare la mascherina e lavorare da casa.