Quasi cinquemila contagi in un solo giorno e 45.199 casi dal 23 dicembre 2020 con 1.593 ospedalizzazioni. Il tasso di riproduzione del virus, il famoso Rt, è dello 0,89. La situazione non è grave, ma preoccupante perché il Covid non rallenta la presa sulle sue vittime.
Il Consiglio federale non allenta le restrizioni, soprattutto in vista della campagna di vaccinazioni che entrerà nel vivo nei prossimi due mesi. Per questa ragione Berna prevede di prolungare di cinque settimane, vale a dire sino alla fine di febbraio, i provvedimenti adottati per combattere la diffusione del coronavirus.
Nella sua seduta straordinaria del 6 gennaio ha discusso in modo approfondito questa opzione, sulla quale si pronuncerà in via definitiva il 13 gennaio dopo avere consultato i Cantoni.
Questi ultimi sono nel frattempo chiamati a esprimersi su una serie di possibili inasprimenti. Il Consiglio federale ha inoltre revocato la possibilità per i Cantoni con un’evoluzione epidemiologica favorevole, di prevedere allentamenti.
Dal 9 gennaio dovranno così restare chiusi, in tutta la Svizzera, i ristoranti e le strutture per la cultura, il tempo libero e lo sport.
Il Consiglio federale ha inoltre deciso che devono valere le stesse regole di base in tutta la Svizzera. I Cantoni non potranno quindi più prevedere allentamenti in caso di situazione epidemiologica favorevole.
In questo modo il Governo intende porre un freno al turismo degli acquisti e gastronomico fra un Cantone e l’altro e rafforzare l’adesione della popolazione ai provvedimenti sanitari.