Per l’acquisto del vaccino anti-Covid-19 il governo svizzero ha stanziato già 400 milioni di franchi e si è assicurata un contratto con due produttori: 4,5 milioni di dosi con la Moderna e 5,3 milioni di dosi con l’inglese AstraZeneca. E dopo l’annuncio di Pfizer e BioNTech di avere il vaccino pronto, sono state attivate subito le trattative per un’altra partita di vaccini.
Ma le autorità elvetiche sono caute e pensano che le prime vaccinazioni potranno iniziare solo nella prima metà del prossimo anno. E «ognuno dovrà decidere autonomamente se farlo o meno» ha specificato il ministro della Salute Alain Berset.
In Svizzera la situazione resta tesa: nelle ultime ventiquattro ore sono stati registrati altri 8’270 casi, 86 motti e 304 ricoveri in ospedale.
La tendenza pare essersi stabilizzata e l’indice di contagio è sceso attorno a uno: una persona ne contagia un’altra. Ora bisogna abbassarlo per invertire la tendenza. I dati non sono uniformi a livello nazionale.
«Al momento alcune regioni del nostro paese sono tra le più colpite d’Europa» ha affermato il ministro. E sono soprattutto quelle della Svizzera francese. Inoltre in tutta la Svizzera quasi centomila persone sono sotto controllo: 42’916 persone in isolamento per essere positive al coronavirus; 38’714 in quarantena per avere avuto contatto con un malato; 1’590 in quarantena per essere arrivate da Paesi a rischio.