Alla fine del 2021, 35 273 imprese svizzere facevano parte di un gruppo di imprese multinazionale. Questi attori economici disponevano di 1 490 397 impieghi, che rappresentavano poco più di un quarto dell’occupazione totale in Svizzera.
L’importanza relativa delle multinazionali è leggermente aumentata. Con l’1,4% dal 2014 al 2020, il tasso di crescita annuo medio degli impieghi nei gruppi di imprese multinazionali è più alto rispetto a quello degli impieghi nell’insieme dell’economia (0,8%).
Le multinazionali controllate a livello nazionale erano preponderanti per il mercato del lavoro rispetto ai gruppi a controllo estero, i quali, secondo le ultime cifre, contavano 16 895 imprese con 531 958 impieghi. Di conseguenza, gli impieghi delle multinazionali a controllo svizzero sono quasi il doppio di quelli dei gruppi a controllo estero.
Nel 2020 le unità a controllo estero hanno generato un volume d’affari di 1224 miliardi di franchi, circa il doppio rispetto a quelle controllate a livello nazionale. Questo fenomeno è dovuto in particolare alla predominanza di unità a controllo estero nelle attività di commercio all’ingrosso. In termini di occupazione, dal 2014 al 2020 le multinazionali a controllo estero sono cresciute maggiormente (con una media annua dell’1,7%) rispetto a quelle a controllo nazionale (1,2%), sebbene, nel periodo in esame, le prime abbiano subito un calo delle cifre d’affari.
I due rami economici maggiormente rappresentati all’interno dei gruppi di imprese multinazionali sono quello manifatturiero e quello commerciale. Insieme, contano 718 000 impieghi e una cifra d’affari di 1545 miliardi di franchi; il che corrisponde a poco più della metà di tutti gli impieghi e a oltre l’80% della cifra d’affari totale di tutte le multinazionali in Svizzera.
Nel 2021, oltre la metà di tutti gli impieghi di gruppi di imprese a controllo estero facevano capo a un gruppo con sede in uno dei tre Paesi che occupano il podio: Germania (23,5%), Stati Uniti (19,6%) e Francia (14,4%).