Il numero di condanne a carico di minorenni pronunciate per un reato ai sensi del Codice penale (CP) è in costante aumento dal 2015 e nel 2023 ha raggiunto quota 42,3% (2023: 8528; 2015: 5991). Gli aumenti maggiori hanno riguardato le condanne per lesioni gravi, risse e impedimenti di atti dell’autorità (che negli ultimi nove anni sono quasi triplicate).
Anche le condanne per reati contro l’integrità sessuale sono quasi triplicate. Tra queste quelle pronunciate per reati di pornografia hanno registrato un aumento particolarmente marcato poiché dal 2015 sono quasi quadruplicate. Nello stesso periodo, i reati contro la libertà personale, come le minacce o le coazioni, e quelli contro il patrimonio, come i furti e le rapine, sono invece raddoppiati.
Questo forte aumento è stato osservato sia tra i ragazzi (+38,5%) che tra le ragazze (+32,7%), e sia tra le persone di nazionalità svizzera (+23,7%) che tra quelle straniere (+43,9%). Va notato che tale incremento ha riguardato in particolare la popolazione più giovane, poiché tra il 2015 e il 2023 il numero di persone minorenni sotto i 15 anni ad essere state condannate per un reato ai sensi del CP è aumentato del 60,2%.
Minorenni: traffico e consumo di stupefacenti in calo
La tendenza alla diminuzione delle condanne per reati ai sensi della legge sugli stupefacenti, come il traffico e il consumo di stupefacenti è proseguita anche nel 2023 (-55,4% per questi due reati negli ultimi 9 anni). Rispetto al 2022, nel 2023 il traffico e il consumo sono calati rispettivamente del 19,7 e del 12,9%.
Minorenni: aumento dei reati ai sensi della legge sulla circolazione stradale
Con 5857 condanne pronunciate nel 2023, i reati ai sensi della legge sulla circolazione stradale sono saliti del 16,3% rispetto al 2022. L’aumento è particolarmente evidente tra le condanne per violazioni delle norme della circolazione: +21,5% per casi semplici; +39,4% per casi gravi (principalmente eccessi di velocità).
Minorenni: la mediazione come modalità di risoluzione dei conflitti
Nel 2023, sono state effettuate con successo 464 mediazioni in un totale di 24 312 procedimenti penali, pari all’1,9% delle decisioni notificate all’UST. Tra il 2020 e il 2023, i conflitti risolti più spesso attraverso la mediazione sono stati quelli derivanti da delitti contro l’onore e da reati contro l’integrità fisica della persona (risp. il 15,3 e il 12,8%).
Adulti: calo del numero di condanne
Tra gli adulti, nel 2023 sono state registrate nel casellario giudiziario 102 822 condanne per delitti e crimini previsti dal Codice penale, dalla Legge sulla circolazione stradale, dalla Legge sugli stranieri e la loro integrazione o dalla Legge sugli stupefacenti. Rispetto all’anno precedente, questo dato rappresenta un calo dell’1,4%, principalmente dovuto alla diminuzione del traffico di stupefacenti.
Tra il 2022 e il 2023 il numero di espulsioni pronunciate è rimasto stabile. Nel 2023, delle 1974 espulsioni pronunciate, il 91,7% era obbligatorio, il che significa che le persone condannate avevano commesso almeno un reato per il quale l’articolo 66a CP prevede l’espulsione obbligatoria.