In Svizzera al via “quarto vaccino” anti Covid

Vaccinazione di richiamo o trattamento preventivo con anticorpi per le persone con un sistema immunitario indebolito. Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) raccomandano il vaccino per queste persone.

I pazienti con un sistema immunitario fortemente indebolito continuano a correre un rischio elevato di ammalarsi gravemente di COVID-19. Malgrado la ripetuta vaccinazione anti-COVID-19, non riescono a sviluppare una protezione immunitaria efficace. Per questo motivo l’UFSP e la CFV raccomandano loro una seconda vaccinazione di richiamo, a condizione tuttavia che uno specialista ne presuma l’efficacia.

Inoltre, da poco le persone con un sistema immunitario fortemente indebolito, che non rispondono sufficientemente alla vaccinazione, possono essere trattate con il medicamento Tixagevimab/Cilgavimab (Evusheld®).

No al richiamo per la popolazione in generale
Per la popolazione in generale non è al momento necessaria un’ulteriore vaccinazione di richiamo. Secondo i dati attuali, chi è vaccinato completamente oppure vaccinato e guarito continua a beneficiare di una buona protezione da un decorso grave della malattia. L’UFSP e la CFV continuano a raccomandare al resto della popolazione dai 12 anni in su un’immunizzazione di base con due dosi di un vaccino a mRNA e una vaccinazione di richiamo almeno quattro mesi dopo.

Al più tardi prima delle vacanze estive, l’UFSP e la CFV forniranno le loro raccomandazioni di vaccinazione per l’autunno e l’inverno 2022/2023. Si prefigura uno spettro di possibili scenari per l’autunno che spazia da un’ulteriore vaccinazione di richiamo per le persone particolarmente a rischio (persone al di sopra dei 65 anni e persone affette da determinate malattie croniche) a una possibile vaccinazione di richiamo per la popolazione in generale. In qualsiasi caso la Svizzera dispone di sufficienti dosi di vaccino.

Viaggi all’estero
Per le persone che hanno bisogno di una vaccinazione di richiamo per un prossimo viaggio in estate o in autunno, la Confederazione sta valutando le possibilità di accedervi in tempo.

Continueranno, come finora, ad essere rilasciati certificati in seguito a vaccinazioni (immunizzazioni di base, vaccinazioni di richiamo), a un test PCR attestante un’infezione o al risultato negativo di un test.

Situazione attuale e sorveglianza
La situazione epidemiologica sta evolvendo in modo positivo; grazie all’elevata immunizzazione della popolazione, è improbabile che si verifichi un sovraccarico del sistema sanitario malgrado il virus continui a circolare. Al momento non si può prevedere con precisione come sarà la situazione nei mesi autunnali e invernali.