In Svizzera accordo per la protezione dei salari!

Dopo una sessantina di colloqui le organizzazioni mantello delle parti sociali e dei Cantoni, sotto la guida del consigliere federale Guy Parmelin, hanno concordato diverse misure nazionali per tutelare il livello attuale di protezione dei salari.

Dopo una sessantina di colloqui le organizzazioni mantello delle parti sociali e dei Cantoni, sotto la guida del consigliere federale Guy Parmelin, hanno concordato diverse misure nazionali per tutelare il livello attuale di protezione dei salari.

Le misure contenute nella «dichiarazione congiunta» per salvaguardare l’attuale livello di protezione salariale possono essere suddivise in tre categorie:

  • misure che compensano direttamente le concessioni fatte all’UE (p. es. la riduzione del termine di notifica);
  • misure per contrastare il timore che il divieto di offrire servizi in Svizzera come possibile sanzione venga messo in discussione;
  • misure per sfruttare al massimo il margine di manovra nell’ambito della politica interna adottando la regolamentazione sulle spese.

Le misure nel loro complesso salvaguardano l’attuale livello di protezione salariale. Sono mirate per i settori in cui è necessario intervenire in tal senso e sono concepite principalmente per le imprese dell’UE che distaccano lavoratori in Svizzera.

Il Consiglio federale ha incaricato la SECO di elaborare in dettaglio tutte le misure con le parti sociali e i Cantoni entro la fine di marzo 2025.