In memoria degli Ambasciatori Zuppetti e Attanasio

commemorazioneIl 14 ottobre scorso, si è svolta a Berna la toccante cerimonia commemorativa dedicata agli ambasciatori Zuppetti e Attanasio presso l’Ambasciata d’Italia a Berna. Voluta dall'attuale Ambasciatore d'Italia a Berna, S. Ecc. Silvio Migliano, la cerimonia è stata preceduta dallo svelamento di due distinte epigrafi in presenza delle famiglie, dei consoli in Svizzera, funzionari svizzeri e rappresentanti della comunità italiana.

In un clima di forte commozione sono intervenuti S. Ecc. Silvio Mignano, il Segretario Generale del CGIE Michele Schiavone e i familiari a ricordare la dedizione e umanità che entrambi hanno messo al servizio del nostro Paese.

“S. Ecc. Carla Zuppetti, dopo la laurea in scienze politiche all’Università di Roma, ha intrapreso la carriera diplomatica nel 1978. Nel 1981 è stata Primo vice console a Basilea e, dal 1983, reggente del Consolato Generale a Leningrado. Dal 1986 prosegue la sua carriera a Francoforte in qualità di Console Aggiunto e, due anni più tardi, viene confermata nella stessa sede con funzioni di Console.

Rientrata a Roma nel 1990, assume alla Direzione Generale del Personale e dell’Amministrazione, dove ha lavorato sino al 1995, data della sua nomina a Primo consigliere alla Rappresentanza permanente d’Italia presso la sede ONU di Ginevra con l’incarico di seguire le tematiche relative ai Diritti Umani. Nel 2004 viene nominata Vice Direttore Generale per il Personale. Dal 2008 è Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie e nel febbraio 2012 è nominata dal Consiglio dei Ministri al grado di Ambasciatore.”

Durante l’incontro i familiari, hanno precisato che la compianta Carla ci teneva ad esser chiamata Ambasciatore e non Ambasciatrice, ed hanno ringraziato l’Ambasciatore che nella realizzazione delle targhe ha rispettato il suo volere.

Successivamente ha preso la parola il padre di S. Ecc. Luca Attanasio tragicamente scomparso in Congo insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista del convoglio Mustapha Milambo. 

“Dal 2006 al 2010 ha lavorato presso l’ambasciata italiana di Berna come capo dell’ufficio economico e commerciale ed è stato ricordato per la sua tenacia, disponibilità ed allegria.

Dopo diversi incarichi istituzionali, nel 2017, ricoprendo il grado di consigliere di legazione, si è insediato come capo missione nella Repubblica Democratica del Congo, alla cui guida è riconfermato nell’ottobre 2019 come ambasciatore straordinario e plenipotenziario.”

Durante il suo discorso papà Salvatore, confidando nelle istituzioni, ha puntualizzato che venga fatta giustizia ed ha invocato che si faccia verità su ciò che è accaduto quel 22 Febbraio in quanto oggi questa verità non è ancora stata scritta.

Rimarrà indelebile l’esempio e l’umanità di questi due servitori dello Stato che durante la loro carriera diplomatica hanno servito con passione, onore e disciplina la nostra comunità in Svizzera e il nostro Paese ovunque hanno operato fino all’estremo sacrificio.

Seppure non ho avuto il piacere di conoscerli personalmente durante l’incontro ho toccato con mano il ricordo vivo dei presenti e mi ha riportato in mente la seguente citazione di Cicerone: La vita dei morti sta nella memoria dei vivi.

Testo di Barbara Sorce, per “La Notizia di Ginevra