“In Italia non c’è pace tra gli ulivi”

Sea_WatchNel 2019 il calo del Pil e la campagna elettorale continua aprono scenari politici ed economici imprevedibili.

Il modo di dire di origine biblico “Non c’è pace tra gli ulivi” calza appropriatamente all’Italia. La situazione politica è disordinata, tra i partiti è scontro continuo e nella società cresce la sfiducia.  Il governo giallo-verde guidato da Matteo Salvini e Luigi Di Maio non è riuscito nell’obiettivo di stabilizzare la politica e riportare ottimismo tra gli italiani.

Due le questioni aperte. La prima: calo del Prodotto interno lordo. Il debito per finanziare il Reddito di cittadinanza voluto dai grillini e la pensione a quota 100 di matrice leghista sta spingendo l’Italia alla recessione. La seconda: vicenda sui migranti. Matteo Salvini è sotto accusa per il reato di sequestro di persona aggravato “per avere, nella sua qualità di Ministro dell’Interno, abusando dei suoi poteri, privato della libertà personale 177 migranti di varie nazionalità giunti al porto di Catania a bordo della unità navale di soccorso “U. Diciotti” della Guardia Costiera italiana alle more 23:49 del 20 agosto 2018″.

Ad esse si aggiungono gli appuntamenti elettorali che vedono i partiti di governo e di opposizione gli uni contro gli altri armati fino ai denti. Ben 6 Regioni andranno al voto per il rinnovo dei Consigli regionali. Inizia l’Abruzzo il 10 febbraio, poi sarà il turno della Sardegna il 24 febbraio. Election Day per Piemonte e Basilicata il 26 maggio insieme alle elezioni per il Parlamento europeo. Infine Calabria ed Emilia Romagna andranno al voto tra novembre e dicembre.

Queste continue fibrillazioni, simili ad uno sciame sismico, fanno del 2019 un anno cruciale per l’Italia.