Per combattere l’evasione del canone Rai il governo italiano guidato di Matteo Renzi accorpò dal 2016 il pagamento del canone alla bolletta del consumo di energia elettrica. Da 113 euro l’anno si passò a 100 euro e successivamente a 90 euro.
Gli abbonati passarono da 16 milioni a 22 milioni. Ben 6 milioni di utenze in più. Dopo 5 anni l’Italia dovrà fare marcia indietro. Dal 2023 il canone Rai non potrà più essere pagato insieme alla bolletta del corrente elettrica.
E’ stata l’Unione europea ad imporre questa decisione all’Italia per accedere alle risorse per il Piano Nazionale per la Rinascita e la Resilienza, perché il canone Rai rappresenta un “onere improprio” dei costi dell’energia.
Per il 2022 le cose non cambieranno. L’importo sarà sempre di 90 euro che verranno caricati in 10 rate mensili sul costo della bolletta di energia elettrica. Anche i diritti di esenzione al pagamento del canone saranno come nel 2021.
L’esenzione spetta a coloro che non detengono alcun apparecchio tv; ai Cittadini di età pari o superiore a 75 anni in possesso di un reddito annuo non superiore a 8 mila euro; a Diplomatici e militari stranieri per effetto delle convenzioni internazionali.
Anche gli italiani all’estero che non detengono televisori nella propria abitazione in Italia rientrano nella categoria che ha diritto all’esenzione. Dall’estero si potrà continuare a seguire gratuitamente i programmi di Rai Play attraverso la connessione a Internet.
La richiesta di esenzione va inviata alla Rai entro il 31 gennaio 2022.