In Germania e Italia scontrino elettronico!

fatturazione_elettronicaDal primo gennaio 2020 in Italia e in Germania scontrino elettronico a tutti gli operatori economici che emettono ricevute fiscali, commercianti, artigiani, alberghi o ristoranti. In Svizzera se ne può fare a meno da tre anni.

La Germania è come Italia. Nell’evasione fiscale sono proprio l’Italia e la Germania a condurre la classifica dei Paesi dell’Unione europea. In Italia l’obbligo dello scontrino elettronico è già scattato per chi nel 2018 ha realizzato un volume d’affari superiore a 400.000 euro. Per gli altri operatori economici decorre a partire dal 1° gennaio 2020.

In Germania l’1 gennaio è entrato in vigore il Kassengesetz, legge che impone l’obbligo di scontrino e il controllo elettronico dei registratori di cassa. Gli esercenti (come in Italia) lamentano che sostituirli costa troppo e hanno ottenuto un rinvio delle multe al settembre 2020.

Con l’introduzione dei corrispettivi elettronici non occorrerà più tenere il registro dei corrispettivi. La memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati direttamente all’ente preposto sostituiscono infatti gli obblighi di registrazione delle operazioni effettuate in ciascun giorno.

Tra i soggetti interessati, oltre ai commercianti, rientrano quelli che attualmente emettono ricevute fiscali (artigiani, alberghi, ristoranti, ecc.).

Per il consumatore cambia poco: non riceverà più uno scontrino o una ricevuta ma un documento commerciale, che non ha valore fiscale ma che potrà essere conservato come garanzia del bene o del servizio pagato, per un cambio merce, eccetera.

In Svizzera nella grande distribuzione il problema è risolto da tempo. Anche per quanto riguarda la politica ambientale. Da gennaio 2017 non c’è neanche più bisogno dello scontrino cartaceo. Essendo elettronico, sono i clienti a decidere se lo desiderano oppure no. Grazie a questa misura sono stati risparmiati oltre 50 tonnellate di rifiuti cartacei.