«Nella lunga storia del Cooperativo (fondato nel 1905) si delinea una svolta. Lo storico ristorante zurighese, detto anche Coopi, lascerà la sua sede alla St. Jakobstrasse il 31 marzo 2023, garantendo la regolare attività di ristorazione fino all’inizio dei lavori di sgombero. Se poi sarà possibile reperire una nuova sede è cosa incerta. Perciò, l’impresa gastronomica del Coopi potrebbe doversi sospendere o concludere.
La Società Cooperativa Italiana Zurigo, che gestisce il Coopi, si appresta a uscire dalla sede attuale in buone condizioni di salute. Essa, tuttavia, non rinnoverà l’opzione sui locali in affitto. Esercitando questa opzione, avrebbe potuto proseguire le attività alla St. Jakobstrasse 6 fino al 2028. Hanno determinato tale rinuncia gli interminabili problemi che affliggono l’edificio e che permangono con l’amministrazione immobiliare, tanto più nell’odierno contesto economico in cui nei rapporti di locazione un buon partenariato è assolutamente imprescindibile.»
FONDATO A ZURIGO NEL 1905
L’attuale sede del Ristorante Cooperativo è la quinta nel suo 117.mo anno di attività. Agli esordi, dopo il 1905, i membri della Società Cooperativa Italiana gestirono il loro ritrovo alla Zwinglistrasse e poi alla Langstrasse. Successivamente, nel 1912, il Coopi si trasferì alla Militärstrasse.
Oltre mezzo secolo dopo, nel 1970, quando l’edificio fu demolito, il leader sindacale Ezio Canonica trasferì il ristorante nella vecchia sede del SEI alla Werdplatz, di proprietà del Comune di Zurigo. Qui il Cooperativo divenne molto noto anche come ritrovo del Partito Socialista Svizzero e di altre organizzazioni progressiste.
A fine 2007 – quando la Werdplatz dovette essere ristrutturata – il Coopi si trasferì alla St. Jakobstrasse 6, dove furono acquisiti infrastruttura e inventario del “Santa Lucia Stauffacher”, che la Bindella SA aveva deciso di dismettere.
LE PERSONALITÀ CELEBRI
Nelle sue sedi tante le personalità celebri che si sono sedute ai tavoli, da Mussolini a Lenin, che vi hanno tenuto discorsi e riunioni. Hanno altresì frequentato il Coopi il grande drammaturgo Bertolt Brecht, il grande scrittore Ignazio Silone, l’attore e regista Ettore Cella, nonché Max Frisch, architetto e autore di fama mondiale, oltre ai consiglieri federali svizzeri Ernst Nobs, Moriz Leuenberger, Ruth Dreifuss e Simonetta Sommaruga». L’elencazione potrebbe continuare; qui ci limitiamo alla menzione di Emil e Hans Oprecht, di Erminia Cella ed Enrico Dezza, di Mario Comensoli, grande pittore svizzero i cui capolavori ornano e nobilitano la sala da pranzo del Cooperativo.
Il Coopi è stato fin dalla sua fondazione anche sede dell’ADL, editrice nata nel 1897, la più antica operante all’interno della sinistra di lingua italiana.
L’AVVENIRE DEI LAVORATORI
Nei suoi 125 anni di attività L’Avvenire dei lavoratori è stato guidato da personalità di grande levatura come Angelica Balabanoff (1878-1965), iniziatrice della Conferenza di Zimmerwald, o Ignazio Silone (1900-1972), autore di “Fontamara”, o Ezio Canonica (1922-1978), presidente centrale della Confederazione sindacale svizzera.
Recentemente le Edizioni dell’ADL hanno pubblicato il terzo volume di “Zurigo per Silone” in collaborazione con l’Istituto di Romanistica dell’Università di Zurigo. I promotori di questa pregevole edizione presenteranno il nuovo libro presso il Ristorante Cooperativo sabato 10 settembre 2022 (ore 10:30) – insieme alla Chiesa Valdese e alla Federazione Colonie Libere Italiane in Svizzera (FCLIS). Chi voglia manifestare solidarietà al Coopi è cordialmente invitato a esserci. (COM)